Corriere dello Sport (L. Scalia) – Doveva essere il colpo dell’estate del Barcellona, la risposta in sala catalana all’acquisto di Kylian Mbappé da parte del Real Madrid. Niente da fare. Nico Williams è rimasto all’Athletic Bilbao dopo essere esploso definitivamente agli Europei, dove si è messo la medaglia d’oro al collo segnando nella finalissima contro l’Inghilterra e diventando a 22 anni e 2 giorni il secondo più giovane giocatore nella storia a segnare un gol nell’ultimo atto del massimo torneo continentale (dietro a Pietro Anastasi). Nico Williams e Yamal hanno fatto grande la Spagna in estate nonostante la loro carta d’identità.

Si dice che sia stato lui a rifiutare qualsiasi destinazione per continuare a correre vicino al fratello Inaki, che ieri nella conferenza stampa di presentazione di Roma-Athletic Bilbao ha detto la sua: “Lo vedo molto felice di essere rimasto. Pochi giorni fa mi ha detto di non essersi pentito di questa decisione. È bellissimo condividere questa passione con mio fratello, spero possa durare il più a lungo possibile”. Di più. “Posso dire è che vogliamo giocare ancora per molto tempo con la maglia dell’Athletic Bilbao, ci divertiamo moltissimo insieme abbiamo realizzato anche il sogno di giocare in Europa…”. Nico Williams sarà l’osservato speciale se sarà schierato dal primo minuto. La decisione spetta a Valverde che ha convocato la stella della squadra basca dopo il leggero infortunio che gli ha fatto saltare la sfida contro il Celta Vigo di domenica scorsa.

È acciaccato ma a disposizione e sembra pronto: se dovesse accomodarsi in panchina toccherà a Berengeur coprire la fascia sinistra. Si tratta di una vecchia conoscenza del calcio italiano dato che in passato ha indossato la maglia del Torino. In ogni caso Juric si aspetta il baby talento in campo e non nascondere la strategia: “Come si marca Nico Williams? Faremo le scalate, dovremo abituarci un po’ a questo cambio di pensiero. A volte lo marcherà uno, altre volte un altro. Dovremo prestare molta attenzione, essere pronti e chiudere il passaggio verso di lui più che marcarlo”. Insomma, l’idea di fondo è di ingabbiare la classe di Nico Williams.