La scossa. Buffon: «Totti è da Europeo»

Francesco_Totti_Nazionale

Il Corriere Dello Sport (A.Santoni) – Lui, seduto a terra, le braccia a canadese per sostenere il busto, sorriso sereno, in un angolo di Vinovo. Davanti, acciambellati, sei bambini ansiosi di sapere. E’ la piccola squadra con campione, formata per girare un video a favore della candidatura olimpica di Roma 2024. Inaspettatamente una voce dell’innocenza che pone una domanda delle cento pistole: «Tu lo porteresti Totti all’Europeo?». A questo punto Gigi Buffon, un po’ paterno e un po’ fraterno, che un attimo prima aveva svicolato davanti alla questione su chi fosse il suo difensore preferito tra i tanti compagni avuti in carriera, sceglie una risposta impegnativa e scivolosa, di questi tempi: «Totti agli Europei? Lui si porta ovunque; un giocatore come lui, con il suo talento, potrebbe decidere una partita in qualsiasi momento. I giocatori con le sue qualità sono pochi: per Totti si fa tutto».

PORTE CHIUSE – Ora, seppur in borghese e in un simile contesto fanciullesco, quelle del capitano azzurro sono sempre parole che pesano. E la sensazione è che ad Antonio Conte l’uscita del suo pupillo non sia suonata consona alla situazione. Perché i giorni delle scelte finali per Euro 2016 sono prossimi, perché il quadro generale è tutt’altro che roseo, tra infortuni pesanti e cali di forma, e il ct non ha certo bisogno di nuovi fronti mediatici tra i quali districarsi. E una cosa è sicura: Totti non è mai stato nei piani di Conte. Come si può tranquillamente dire che la Nazionale non è nell’orizzonte tottiano da molto, molto tempo. Che l’ennesima eterna primavera del fuoriclasse romano abbia incendiato la Capitale, tanto da piegare il tempo e lo spazio giallorossi a sua misura, in una sorta di ultima dimostrazione della Relatività, fino ad ottenere l’agognato anno in più agonistico, è un fatto che resta circoscritto alla Roma, senza sponde in Nazionale. Totti del resto uscì volontariamente dal giro azzurro, da campione del mondo (58 presenze, 9 gol), non ancora trentenne, per dedicarsi al meglio all’unico vero amore sportivo della sua vita. La sua ultima notteitaliana”, favolosa, resta quella di Berlino, 9 luglio 2006. In tutto questo tempo il capitano della Roma non ha più pensato alla Nazionale e viceversa. Solo quattro anni fa, prima di Euro 2012, tra lui e Prandelli ci fu qualche ammiccamento. Non saranno ora le parole affettuose e amicali di Buffon a cambiare il corso della storia.

DDR SÌ, PIRLO NO – A proposito di senatori, piuttosto, è ormai certo che Conte chiamerà Daniele De Rossi tra i 27 azzurri del pre-ritiro in programma dal 18 al 21 maggio a Coverciano. Se DDR, motivatissimo come sempre anche quando si tratta di Nazionale, dimostrerà di stare bene, potrà giocare il suo terzo Europeo. Con lui l’Italia ritrova 17 gol, record per un centrocampista azzurro, autorevolezza e peso, dentro e fuori dal campo. Certo De Rossi, arrivato a quota 101 presenze, è rientrato nei piani del ct solo ultimamente, complice anche i ko di Verratti e Marchisio. Più che il calo di forma pesava agli occhi di Conte il rosso rimediato contro la Bulgaria, dopo aver segnato il gol partita, nella gara decisiva per la qualificazione, a Palermo nel settembre scorso. Ma adesso le cose sono cambiate. Non così per un altro ex campione del mondo: Andrea Pirlo. Il fuoriclasse, attualmente a New York, non sarà chiamato per lo stage (stesso discorso per Giovinco). Oltre a valutazioni tecniche (il valore performante della MLS, l’età del giocatore, 37 anni giovedì prossimo) c’è il fatto che la stagione nordamericana è in pieno svolgimento, con le date Fifa che permettono la convocazione di un giocatore per tornei in un altro continente a partire da quindici giorni prima dell’inizio della manifestazione. Diventa dunque davvero difficilissimo vedere Pirlo in Francia a giugno. Ma nel cuore grande di Gigi, e non solo nel suo, di sicuro c’è posto anche per lui.

PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE

I più letti