Il Corriere dello Sport (R. Maida) – Primi colpi: assestati, vengono dal Brasile. Il portiere, Alisson, è costato 7,5 milioni. Il trequartista, il baby fenomeno Gerson, addirittura 16,5. Ma il terzo potrebbe essere ancora un portiere: si tratta di Szczesny, che già oggi difende la Roma e sta discutendo il prolungamento del prestito dall’Arsenal. Lo vuole Spalletti, lo vuole Szczesny che ieri si è arrabbiato con qualche giornalista britannico a suo dire colpevole di interpretazioni sbagliate: «Ho detto di essere disponibile a restare alla Roma in prestito, non ho mai parlato di trasferimento definitivo».
STRATEGIE – Perché la Roma spende tanti soldi per il titolare della nazionale brasiliana e poi cerca di trattenere Szczesny? Perché Alisson, nelle previsioni dei dirigenti, avrà bisogno di qualche mese per adattarsi al campionato italiano, dopo la Coppa America e forse l’Olimpiade. Di più. Sabatini, che ancora è in sella a Trigoria nonostante il dibattito sul futuro che anche lui tiene vivo ad arte, sta valutando due opzioni che possono riaprire il mercato della Roma: lasciare un anno Alisson in prestito altrove oppure tesserarlo come comunitario, in caso di rapida conquista del passaporto tedesco.
ASSALTI – Così si spiegano i sondaggi che lo stesso Sabatini ha fatto con i manager di Falcao, centravanti colombiano di proprietà del Monaco, e per il difensore serbo Branislav Ivanovic, pilastro storico del Chelsea. Sono due giocatori importanti ma sono entrambi molto costosi (specialmente sul piano del salario) e soprattutto sono extracomunitari, perciò non sarebbero tesserabili se la Roma inglobasse nell’organico sia Alisson (senza passaporto) sia il giovane Gerson.
PALLINO – Non ci sarebbero invece problemi di stipendio per Michy Batshuayi, centravanti belga del Marsiglia, che Sabatini aveva cercato di prendere anche quando giocava nello Standard Liegi. Lanciato dal campionato francese e dall’esordio in Nazionale, ora costa 25 milioni. Se la Roma pesca un acquirente per Dzeko, che Spalletti considera secondario per il tipo di squadra che ha in mente, Batshuayi può essere il grande investimento dell’estate della Roma. Concorrenza permettendo (il Tottenham sembra in vantaggio). La stessa che esiste per Lacazette del Lione.
COLLEGHI – Ieri però Sabatini, negli studi Mediaset dove era stato invitato per commentare la Champions League, ha lanciato un’osservazione di cui tenere conto: «Noi in attacco non abbiamo problemi, abbiamo segnato più gol di tutti. E’ in altre situazioni che si deve intervenire…». Dunque, se crediamo alle sue parole, la Roma si muoverà su difensori e centrocampisti. Nei giorni scorsi in diversi locali modaioli della città è stato avvistato Marouane Fellaini, il “cattivo” del centrocampo della nazionale belga, su cui il manager italiano D’Onofrio ha dato indicazioni («E’ una possibilità per la Roma»). Fellaini lunedì sera è andato a cena con l’amico Nainggolan e con Pjanic ed è stato riconosciuto dai tifosi romanisti. Da Trigoria comunque sono tiepidi sull’argomento, in attesa che vengano chiariti i movimenti che riguardano proprio Nainggolan e Pjanic. Si vedrà.
INNESTI – E mentre la Roma spinge per trattenere Lucas Digne, sembra ormai imminente l’ingaggio del terzino argentino Ansaldi del Genoa. Tra Sabatini e Preziosi non sarà un problema chiudere l’affare. In difesa, oltre a Ivanovic, non vanno scartati gli obiettivi italiani per il contingentamento stabilito dalla Federcalcio: piace molto Acerbi del Sassuolo. Era stato cercato invano a gennaio, può arrivare a luglio per completare la rosa e giocarsi il posto con gli altri.