Corriere dello Sport (R. Maida) – La prima plusvalenza, il primo sorriso: la Roma ha venduto Benjamin Tahirovic, centrocampista classe 2003, alla società europea più predisposta ad accogliere i giovani talenti: l’Ajax. L’operazione, curata dall’intermediario Vlado Lemic, è importante per il bilancio, a 11 giorni dal gong del 30 giugno che sarà lo spartiacque finanziario degli accordi con l’Uefa.
I Friedkin incassano subito 5 milioni ai quali si aggiungono dei bonus – non semplicissimi – e il 15 per cento sulla futura rivendita. Significa che se l’Ajax un giorno dovesse cedere Tahirovic per 10 milioni, la Roma aggiungerebbe un altro milione e mezzo di ricavi.
E’ un affare comunque soddisfacente per Tiago Pinto, che produce una plusvalenza quasi integrale. Tahirovic era costato alla Roma appena 200.000 euro quando Morgan De Sanctis, a posteriori sempre più prezioso nel lavoro effettuato nei 18 mesi a capo del settore giovanile, lo pescò in Svezia, nell’Alesunda, nel gennaio 2021.
Dopo un periodo di apprendistato e qualche bizza, Tahirovic ha trovato un posto in pianta stabile in prima squadra e ha giocato 4 partite da titolare in Serie A con José Mourinho, che da inizio stagione ha parlato molto bene di lui. Non a caso, a soli 20 anni, Tahirovic ha anche debuttato nella nazionale bosniaca, che ha scelto in ossequio alla cultura familiare pur possedendo il passaporto svedese. Adesso proverà a dimostrare il suo valore in Ajax.
Tiago Pinto invece deve continuare il suo sentiero lastricato di negoziazioni per rimediare altro danaro che ossigeni il bilancio. Dopo il blitz di Londra nei giorni scorsi partirà per Milano con l’obiettivo di perfezionare la cessione al Sassuolo di altri due ragazzi, per un totale di 10 milioni: il trequartista Volpato, che è un 2003, e il terzino destro Missori, classe 2004. I due giocatori si sono convinti ad accettare il trasferimento, ora balla l’intesa tra i due club sui dettagli.
Nell’affare sarà inserita anche una percentuale del 15% sulla rivendita per entrambi i calciatori. Anche Volpato è arrivato alla Roma grazie all’intuizione di due intenditori: lo stesso De Sanctis, che per tesserarlo ha dovuto versare solo il premio di formazione da 165.000 euro, e Fabrizio Piccareta, ex allenatore del settore giovanile romanista, che lo consigliò alla società quando guidava l’Under 17. Se consideriamo che la Roma ha già contabilizzato la plusvalenza di Felix Afena Gyan, costato 300.000 euro e venduto lo scorso anno alla Cremonese, la politica di allevamento dei ragazzi, anche se presi in tarda adolescenza all’estero, sta producendo un raccolto di ottimo gusto. Merito indiscutibile di dirigenti che non sono più alla Roma.