Finisce prima di iniziare il sogno di vedere Antonio Conte sulla panchina della Roma. Il game-over per i tifosi è arrivato ieri con le parole del tecnico sulla Gazzetta, ma il salentino aveva già comunicato la settimana scorsa la decisione al Ceo giallorosso Guido Fienga. L’ex ct vuole vincere subito, ma la dirigenza giallorossa non glielo avrebbe chiesto, offrendogli un progetto triennale. Il piano B, che adesso entra in gioco, è Maurizio Sarri, contattato in tempi non sospetti da Franco Baldini, ma presenta lo stesso tasso di difficoltà dell’operazione Conte. A maggior ragione ora che il toscano è riuscito a portare il Chelsea in Champions League e si accinge a una possibile finale di Europa League. La rottura con il club però rimane e il divorzio a fine stagione non è da escludere. Anche in caso di esonero, l’ex Napoli non vorrebbe rinunciare al ricco stipendio del club londinese. Scartato Giampaolo, la Roma potrebbe allora pescare la carta Gasperini. Solo a fine stagione saranno più chiare le sue intenzioni, ma l’Atalanta ha fatto capire di non volersi separare da lui ed è forte di un contratto fino al 2021. Nel frattempo va sciolto anche il nodo della direzione sportiva: Petrachi è pronto a sbarcare anche senza Conte, ma deve liberarsi da Cairo e la Roma non vuole intromettersi. Lo scrive Il Tempo.