Corriere dello Sport (R.Maida) – La Roma vola a Nyon. Stavolta però i sorteggi di Champions League non c’entrano. E’ in ballo qualcosa di altrettanto importante, almeno sotto l’aspetto economico: l’ad Umberto Gandini e il dg Baldissoni saranno ricevuti venerdì a Nyon dall’Uefa per discutere di fair play finanziario.
SMAGLIATURA – La Roma non deve difendersi ma giustificarsi sì. I dirigenti dovranno spiegare alla commissione di controllo dei club i motivi del mancato rispetto – sia pure per pochi milioni – del pareggio di bilancio, previsto dagli accordi firmati nel maggio del 2015 da Pallotta. Era stato un patteggiamento, per usare un termine in voga in ambienti giudiziari, che aveva consentito al club di continuare il proprio percorso di crescita tecnica seguendo un percorso virtuoso di investimenti. All’epoca la Roma fu punita con una multa e con la riduzione della rosa da iscrivere alle competizioni europee ma in cambio si impegnava a raggiungere il perfetto equilibrio finanziario entro il 30 giugno del 2017. Non è successo, nonostante la dolorosa cessione di Salah che era stata contabilizzata in tempo.
ATTESA – Eppure la Roma parte per la Svizzera a testa alta, ottimista. Non si aspetta una nuova punizione perché l’obiettivo è stato sfiorato: i calcoli dell’Uefa tengono conto del risultato finale di esercizio (e quindi delle perdite certificate di 42 milioni) al netto delle imposte e degli investimenti effettuati dalle società su infrastrutture e settore giovanile, oltre al calcio femminile.
RISCHI – Tra due giorni la Roma sarà ascoltata ed esporrà le proprie ragioni. L’Uefa, che aveva già chiesto aggiornamenti sul piano industriale del club nei mesi scorsi, si riserva di pronunciarsi entro i prossimi mesi. Considerando che la società ha già ricevuto una multa (da regolamento la prima sanzione concreta dopo l’avvertimento e il richiamo), l’Uefa potrebbe in teoria applicare nuove sanzioni: decurtazione di punti nei gironi Uefa, limitazioni nell’iscrizione di giocatori nella prossima edizione, trattenuta di parte dei ricavi garantiti dall’attuale Champions League. Ma a Trigoria sperano che la commissione tenga conto dei grandi progressi finanziari compiuti dalla Roma negli ultimi anni, con l’impegno a raggiungere il break even entro il prossimo 30 giugno. La linea difensiva potrebbe essere facilitata dalle cessioni di gennaio: con Emerson e Moreno la Roma ha messo a bilancio due preziose plusvalenze.