Corriere della Sera (G. Piacentini) – Per battere l’Inter servirà una Roma perfetta. È questo il pensiero espresso nella conferenza stampa della vigilia dal tecnico Juric. Questa sera all’Olimpico (ore 20.45, diretta tv su Dazn, arbitro Massa) i giallorossi proveranno a sfatare un tabù (l’ultima vittoria in casa contro i nerazzurri risale infatti al 2016, 2-1 il risultato con gol di Dzeko e autorete di Icardi) e allo stesso tempo a rilanciare le proprie ambizioni di classifica. “Dell’Inter sappiamo tutto – le parole di Juric – Da anni gioca un grandissimo calcio. Sarà una partita molto difficile, ho lavorato bene con chi è rimasto e quelli tornati dalle nazionali non hanno problemi, ma grande entusiasmo”.

Uno dei temi della vigilia è il sistema di gioco dei giallorossi: difesa a 3 o a 4, Juric non dà indicazioni. “Li ho affrontati in entrambi i modi, ma a prescindere dall’impostazione bisogna essere perfetti e avere grande applicazione. Se non sei al cento per cento rischi di fare la fine dell’Atalanta. L’Inter non ha punti deboli, è sempre complicato affrontarla e trovare alternative”. Analizzando i dati di entrambe le squadre ce n’è uno che spicca: a fronte di un numero di conclusioni verso la porta simile (118 la Roma e 115 l’Inter, secondo i dati Opta), i nerazzurri hanno segnato il doppio dei gol (16 contro 8) rispetto ai giallorossi. “Nelle corde dei nostri giocatori c’è la qualità pura, speriamo sia solo un momento e di iniziare a essere più cinici sotto porta. Ma non è un problema di qualità, basta vedere i numeri in passato”.

Dovrebbero giocare sia Dybala sia Dovbyk, entrambi reduci da qualche problema fisico. “Artem ha recuperato da un fastidio, Paulo ha fatto una fase di recupero completa con 3-4 allenamenti alla grande, lo gestiremo in base alla partita”. Riguardo alla formazione: ieri il tecnico ha provato in allenamento Angeliño come “braccetto” nella difesa a 3, con Zalewski esterno e Pisilli preferito a Koné a centrocampo al fianco di Cristante. Ancora panchina per Paredes Le Fée, che si è allenato di nuovo col tutore. “Leandro è tornato dopo un lungo viaggio, è stanco. Enzo mi piace come lavora, è intelligente e ha esperienze davvero simili al mio modo di giocare. Ma ora deve ritrovare un po’ di condizione”. Stasera nuova contestazione della curva Sud, che rimarrà fuori dallo stadio per i primi 15 minuti, invitando il resto dello stadio a fare lo stesso. “Siete solo un oltraggio alla nostra passione. Squadra e società senza p… e senza onore”, lo striscione comparso ieri a Trigoria.

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