La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – All’Olimpico c’è quel senso di affratellamento, quel sentirsi soli contro tutti, che a torto o ragione la squalifica per due giornate di Mourinho ha ravvivato. La (invero modesta) pañolada organizzata nel prepartita, l’urlo liberatorio del nome dell’allenatore portoghese – annunciato e apparso sul maxi-schermo -, gli striscioni a sostegno, il ruggire dello stadio a ogni fischio contrario, tutto ha fatto parte di una liturgia che però alla fine dei conti non è servita, visto che la squadra, a causa di un 3-4 edificato grazie alla doppietta di Laurienté, Zalewski, Berardi su rigore, Dybala, Pinamonti e Wijnaldum, è caduta in casa contro i neroverdi in piena forma.
Il tutto in una gara da luna park, indirizzata anche dalla giusta espulsione di Kumbulla – corroborata da un penalty. Morale: domenica il derby con la Lazio sembra avere quasi il sapore dello spareggio. Viste le tensioni che si respiravano sul campo, potrebbe essere una stracittadina da si salvi chi può.