Il Corriere Dello Sport (R.Maida) – E’ il momento della pastura. Walter Sabatini imbecca o viene imbeccato, aspettando di raccogliere il denaro che gli serve per tirare su la lenza. Il direttore sportivo della Roma si sta muovendo come al solito sul doppio binario, import-export, nell’intento confermato anche ieri sera da Spalletti di rafforzare la squadra e avvicinarla alla Juve. Ritenendo ormai difficile da evitare la cessione di Pjanic, e dovendo sostituire numericamente Keita che ha concluso per contratto la sua avventura romanista, Sabatini ha messo le mani su tre centrocampisti: il belga Witsel, che già parla di un futuro alla Roma nel ritiro della nazionale belga con Nainggolan, il guineano Diawara, giovane prospetto per il quale ha già raggiunto un sostanziale accordo con il Bologna, e pure il croato Brozovic, forse il più complicato da agganciare, visto che l’Inter per il momento lo valuta oltre 20 milioni.
LO SCENARIO – Il procuratore, Miroslav Bianic, ha incontrato Sabatini un paio di settimane fa, ufficialmente per discutere il futuro del terzino sinistro della Primavera, Silvio Anocic, ma in realtà per affrontare il tema più interessante per entrambi. Brozovic ovviamente è disponibile a trasferirsi alla Roma, dove potrebbe giocare la Champions League. E ha un ingaggio accettabile: 1,5 milioni netti. Ma tutto dipende dalle resistenze dell’Inter: Mancini considera questo giocatore molto importante nell’anno in cui dovrà provare l’assalto al vertice.
NOVITA’ – Comunque finisca l’affare Brozovic, la Roma sta sondando con circospezione il mercato dei centrocampisti. A Sabatini è stato offerto un altro belga, Marouane Fellaini del Manchester United, ma non è il tipo di calciatore che lo stuzzica. E poi guadagna troppi soldi per fare al caso della Roma. Il discorso di Witsel è diverso. Witsel è un centrocampista di qualità, diverso eppure assimilabile a Pjanic, e ha il contratto in scadenza nel 2017 con lo Zenit, che giusto ieri ha annunciato l’ingaggio di Mircea Lucescu come allenatore. Ha già detto ai suoi dirigenti di voler lasciare la Russia e ha fatto sapere a Sabatini, che conosce già da cinque anni essendo stato cercato già ai tempi dello Standard Liegi, di essere molto contento di un’ipotesi di trasferimento a Trigoria. La Roma, in caso di addio di Pjanic, sa a chi rivolgersi.
OPZIONE – Non va escluso anche l’arrivo di un centrocampista emergente, il polacco Zielinski, che appartiene all’Udinese ma viene da un ottimo campionato giocato con l’Empoli. Avrebbe anche il vantaggio di essere tesserato come italiano, nel rispetto delle liste federali sui giocatori “formati”. L’Udinese ha aperto l’asta e conta di venderlo all’estero. Il giocatore comunque a Sabatini piace moltissimo. Se ci fossero le condizioni per strapparlo alla concorrenza, la Roma non si tirerebbe indietro.
IL RESTO – In questi giorni sono rimasti sullo sfondo gli altri ruoli. L’indiscrezione di un interessamento per il giovane difensore Umtiti, camerunense del Lione con passaporto francese, è realistica. Umtiti, classe ‘93, è un centrale mancino, proprio quello che serve alla Roma. Però è anche uno dei giocatori più richiesti nel ruolo e ha una valutazione molto alta. Più raggiungibile l’austriaco Dragovic, che ha raggiunto la piena maturità nella Dinamo Kiev. Confermato, sugli esterni, l’approccio per l’argentino Ansaldi del Genoa. E Sabatini non ha abbandonato del tutto la possibilità di prendere Bruno Peres dal Torino: sarebbe un successore perfetto per Maicon, al quale non è stato rinnovato il contratto