Il Corriere dello Sport (R. Maida) – Per consolidare il quarto posto invece la Roma si affida alla continuità del fattore Olimpico: nel suo fortino, escluso il derby che però è stato giocato in trasferta, si approccia alla Fiorentina con l’ottimismo di sette vittorie consecutive nelle ultime sette partite tra campionato ed Europa League. Alla legge del Foro Italico si sono arrese una dopo l’altra Empoli, Frosinone, Servette, Monza, Slavia Praga, Lecce e Udinese. Nessuna tra le big, certo, ma questo proponeva il menù. E la Roma l’ha degustato senza rigurgiti di autolesionismo.
Ma i precedenti fanno ben sperare perché nelle sfide tra Mourinho e Italiano all’Olimpico ha sempre vinto Mourinho. Per allungare anche la serie positiva con la Fiorentina, Mourinho si affida al suo fuoriclasse ma anche al padrone dell’attacco, Romelu Lukaku, che nelle ultime settimane ha sporcato la media realizzativa in campionato: un gol – però di importanza capitale contro il Lecce – in sei partite. Alla Fiorentina, Lukaku ha segnato solo una volta in campionato con la maglia dell’Inter.
La cornice sarà molto suggestiva, come sempre. All’Olimpico sono attesi oltre 60.000 spettatori, ci sarà il solito pienone che Mourinho ha reso normale anche se ordinario proprio non è. Ma c’è anche un altro segreto a spiegare la forza d’animo della squadra: i capitani, se possono scegliere per sorteggio, preferiscono sempre attaccare nel secondo tempo davanti alla Curva Sud. E chissà se per questo, perché trascinata sonoramente e scenograficamente dal tifo organizzato, la Roma ha saputo conquistare tanti punti nei finali di partita: contro il Monza, contro il Lecce, contro l’ Udinese la magia ha funzionato. Testa bassa verso la meta, per poi esultare in gruppo sotto alla Curva.