La Roma si affida a Spalletti: “Pronto per vincere subito”. Garcia esonerato virtuale

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La Repubblica (M.Pinci) – Mentre il nuovo allenatore vola da Pallotta, quello vecchio dirige l’allenamento in campo come se nulla fosse. La folle giornata della Roma inizia così, con un incrocio a distanza tra destini già scritti: Luciano Spalletti parte da Firenze alle 9.55 per arrivare via Parigi a Miami, dove lo aspettava a mezzanotte il presidente. Solo venti minuti prima che il suo volo decollasse, Rudi Garcia varcava a bordo del suo suv bianco i cancelli di Trigoria: per l’ultima volta, forse. Una cosa è certa: quando domenica la Roma ospiterà il Verona, sulla panchina giallorossa non ci sarà il tecnico francese ma l’uomo di Certaldo, 2330 giorni esatti dopo l’ultima volta, vecchia ormai di oltre 5 anni. Lo ha deciso Sabatini al termine della cena vicino Perugia, nella notte tra lunedì e martedì: «Non devo perdere tempo a capire dove sono arrivato, qui voglio vincere subito», parole che agli occhi del ds hanno fatto la differenza per orientare in questo senso la scelta definitiva. Hanno parlato del mercato da affrontare, dei giovani e della necessità di un centrocampista (Spalletti adora Paredes, che potrebbe tornare subito dal prestito all’Empoli), ha chiesto di aspettare a prendere punte come Perotti o El Shaarawy ma preteso un terzino: per questo Sabatini ha chiuso ieri l’ingaggio dal Barça del laterale ambidestro Adriano.

Spalletti firmerà per 18 mesi e guadagnerà più o meno quanto Garcia, 2,8 milioni a stagione (la metà per i prossimi sei mesi), che diventerebbero 3 con i premi. A Roma lo seguiranno solo due collaboratori, il vice Domenichini e il fedelissimo Baldini, ma ritroverà il “suo” preparatore Franceschi: la firma sotto gli occhi di Pallotta, tutt’altro che una formalità però il colloquio oltreoceano tra i due. Perché al netto degli entusiasmi, prima di legarsi Spalletti ha chiesto e ottenuto di incontrare il presidente senza intermediari, per chiedergli garanzie sugli investimenti e sulla possibilità di avere carta bianca nelle decisioni importanti. Un punto talmente centrale questo da convincerlo a spendere più di 4600 euro di biglietti aerei (ha già prenotato il ritorno, sarà a Roma alle 12.30 di domani) pur di raggiungere Mr. president. E pensare che prima di chiudere con l’allenatore toscano – che a Roma del gruppo lasciato nel 2009 ritroverà solo Totti, De Rossi e l’amico Bruno Conti – la dirigenza aveva anche mosso un passo per il ct cileno Sampaoli.

La fumata bianca tra la Roma e Spalletti era attesa nella notte, tra le 2 e le 3 italiane: non solo per inaugurare il circo mediatico intorno al nuovo allenatore – possibile una video conferenza da Miami, dove si trova anche il dg Baldissoni – ma soprattutto per comunicare la decisione a Garcia, distrutto dopo la giornata a Trigoria. «Non si fa ragazzi», il rimprovero a chi lo aspettava sotto casa per strappargli una parola. Ieri infatti, in un colloquio privato con l’allenatore francese, Sabatini si è limitato a dirgli che il club valutava un nuovo tecnico e che sarebbe stato informato degli sviluppi. Una sorta di licenziamento in differita, complice la delusione del club per il suo viaggio a Zurigo per il gala della Fifa. Con la squadra però lui ha tenuto la posizione: «Leggo come voi, ma sarò professionista fino alla fine». Tutti a Trigoria vorrebbero comunque evitare di ripetere la scena del tecnico virtualmente esonerato che dirige la squadra tra sorrisi di circostanza. Nell’attesa, l’annuncio – indispettendo la società – l’ha dato la fidanzata dell’allenatore francese, Francesca Brienza, volto della TV del club: «Rudi ha amato la Roma in ogni momento senza prendere in giro nessuno, ma ce ne accorgeremo tra qualche tempo. Ora onore a chi verrà». L’ultima farsa di una giornata surreale.

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