La Repubblica (F.Ferrazza) – I numeri molto spesso (se non sempre) raccontano le stagioni dei giocatori meglio dei tantissimi confronti tra addetti ai lavori e tifosi, zittendo qualsiasi discorso estemporaneo. A maggior ragione, i dati che riguardano Fazio – forniti nel momento più delicato del ragazzo da quando è sbarcato nella capitale – aiutano a capire la sua importanza all’interno del reparto arretrato. In flessione rispetto agli standard abituali – complice un problema muscolare non del tutto superato – il calciatore è ben posizionato tra i difensori più determinanti in Europa, almeno secondo le statistiche del Cies (Football Observatory). Si trova, per la precisione, al settimo posto, di una classifica stilata calcolando i duelli vinti, sia aerei, sia palla a terra. Un dato significativo, che lo fa emergere rispetto ai colleghi romanisti, molto più giù come posizione, rendendolo ancora il più affidabile, nonostante l’appannamento fatto registrare soprattutto contro il Napoli.
E Spalletti da Fazio ripartirà, tornando a schierare solamente tre centrali a Lione, dovendo fare i conti con l’assenza di Rudiger, squalificato. Con Fazio, Manolas e Juan Jesus, si rivedranno Peres ed Emerson Palmieri, per un assetto che dà maggiore affidabilità e all’interno del quale la squadra sembra muoversi meglio. D’altra parte, ieri pomeriggio, alla ripresa degli allenamenti a Trigoria, il tecnico – che festeggerà oggi i suoi 59 anni – ha tenuto incollato il gruppo in sala video per una buona mezzora. Un po’ più del solito e con un po’ più di cose da dire e rimproverare ai suoi per quanto fatto vedere contro il Napoli. Anche se – al di là delle dichiarazioni necessarie per non sfaldare tutto in un momento così delicato della stagione – il mister toscano è consapevole di quanto i suoi uomini, soprattutto in alcuni ruoli, siano stanchi e alcune sue scelte si siano rivelate necessarie per far rifiatare almeno gli esterni (vedi Peres ed Emerson). Perché quello in Europa League è un appuntamento da non fallire. Soprattutto alla luce dell’andamento tra campionato e coppa Italia. Per Spalletti la trasferta di Lione sarà un tuffo nel suo passato romanista, perché proprio contro i francesi superò gli ottavi di finale. Esattamente dieci anni fa, alla sua prima esperienza in giallorosso (nel febbraio del 2007), il tecnico raggiunse i quarti di Champions League pareggiando prima in casa (0-0) e poi vincendo il ritorno per 2-0, grazie ai gol di Totti e Mancini.
E Totti – insieme a De Rossi – è l’unico superstite di quella storica trasferta, per una notte che il capitano giallorosso ancora ricorda tra le più belle della sua carriera. Anche dieci anni fa tra i pali c’era un portiere brasiliano: allora si trattava di Doni, giovedì ci sarà Alisson. A meno di sorprese. Il numero uno della nazionale verdeoro è infatti stato confermato anche in coppa Italia, contro la Lazio, e dovrebbe quindi – seguendo un ragionamento di logica e continuità – esser confermato anche in Europa, competizione che ha finora sempre giocato da titolare. Saranno circa duemila i tifosi a seguire fin da domani la Roma a Lione. La vendita dei biglietti procede spedita: in prelazione per gli abbonati di coppa e campionato, e per quanti abbiano almeno due biglietti delle gare d’Europa League, sono già stati venduti 700 tagliandi (sabato e domenica scorsa). In vendita libera, si sono registrate anche delle file notturne prima dell’apertura dei botteghini di via Appia Nuova ieri, tanta è l’attesa e la paura di non riuscire a seguire la squadra. E sono stati staccati circa altri 700 tagliandi solamente ieri.