La Roma riscopre un po’ di Brasile. Peres «alto» ha cambiato marcia

Il Corriere della Sera (L.Valdiserri) – «Una squadra cazzutissima». Questa espressione molto diretta, forse mutuata dall’amico Maurizio Sarri, è stata la sintesi di Genoa-Roma fatta da Luciano Spalletti al termina della partita vinta a Marassi. Un superlativo esagerato per il successo, seppur importante, ottenuto contro una squadra molto indebolita al mercato dal suo presidente Preziosi e giunta alla quarta sconfitta nelle ultime cinque gare? Forse. Ma è una certezza che la Roma ha cambiato marcia nella sua fase difensiva. Due soli gol subiti nelle ultime cinque gare – Lazio-Roma 0-2, Roma-Milan 1-0, Juve-Roma 1-0, Roma-Chievo 3-1 e Genoa- Roma 0-1 – sono fatti e non opinioni.

Luciano Spalletti ha risposto all’assenza di Mohamed Salah (prima infortunato e poi in Coppa d’Africa) «alzando» Bruno Peres a centrocampo e aumentando corsa, chili e contrasti nella formazione iniziale. La Roma crea meno occasioni da gol, senza il suo Speedy Gonzalez egiziano, ma subisce poco. Soprattutto in trasferta sembra una soluzione destinata a durare. A Udine, domenica prossima, Spalletti dovrà fare a meno degli squalificati Ruediger e De Rossi, che dovrebbero essere sostituiti da Manolas e Paredes. Senza il tedesco, cioè il difensore più duttile nel trasformare la linea da 4 a 3, quale sarà la mossa tattica di Spalletti? Bruno Peres tornerà basso o contro l’Udinese si giocherà con una difesa «vera» a 3, pronta a trasformarsi in una linea a 5 con Bruno Peres e Emerson Palmieri nella doppia veste terzini/esterni di centrocampo?

Nelle ultime cinque giornate Peres ha saltato per infortunio solo la partita contro la Juve (è entrato solo negli ultimi 5 minuti) e Spalletti ha provato la mossa Gerson – poi mai più utilizzato – che ha fatto il paio con quella di De Rossi difensore centrale contro il Porto negli unici due momenti di scarsa lucidità del tecnico in stagione. I numeri dell’ex torinista non sono eccellenti, ma sono cresciuti: la percentuale di passaggi utili nella metà campo avversaria è passata dal 37,5% contro la Lazio al 78,7% contro il Chievo e sono aumentati anche i tiri verso la porta. Da uno non indimenticabile è nato comunque l’autogol di Izzo, che ha deciso Genoa-Roma.

L’altra mossa di Spalletti è stata l’uso più costante di Emerson Palmieri, che sta dimostrando una buona duttilità. Contro il Milan e contro il Chievo ha giocato costantemente oltre la metà campo (posizione media), contro Juve e Genoa è rimasto più guardingo. La distanza con i top player nel suo ruolo resta notevole, ma l’ex Palermo ha dimostrato di poter sicuramente stare nella «rosa» della Roma. Punto di forza i recuperi di palla: 35 nelle ultime cinque giornate.

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