La Gazzetta dello Sport (P. Archetti) – Si dirà che questa era ancora la Roma di Pallotta e quindi il tutto sarà bollato come un difetto del passato. L’Europa League finisce male agli ottavi contro il Siviglia dopo la sconfitta per 2-0. Era una gara secca e la Roma l’ha interpretata nel peggiore dei modi. I romanisti sembravano già in vacanza, non sono mai entrati in partita, hanno sempre subìto. Hanno combinato disastri in difesa, non hanno costruito, niente idee, nessuna possibilità di avvicinarsi alla porta dei bianchi. Si sapeva che il Siviglia era forte: per esperienza e risultati europei, la quarta della Liga dovrebbe stare almeno alla pari, se non sopra, alla quinta della Serie A. Ma la differenza mostrata è enorme. Non è soltanto una questione tecnica. La superiorità è anche fisica: pressione alta, scatti brucianti con i romanisti che sembrano sempre troppo lenti e stanchi. La Roma arrivava da un filotto di 7 vittorie e un pari. Purtroppo in Europa la questione è diversa rispetto al nostro campionato.