La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Quando ne parla lo fa con attenzione, quasi a non volersi sbilanciare. Ma ne parla come se sapesse che l’affare è lì, ancora aperto, nonostante la frenata di ieri. La speranza di Di Francesco è che la trattativa possa sbloccarsi oggi, quando le parti si rivedranno. Perché poi non sono due milioni in più o in meno che possono dividere il futuro di Defrel e della Roma. O, almeno, questa è la speranza del tecnico. Ieri, però, l’attesa fumata bianca non è arrivata e allora Di Francesco dovrà aspettare un po’ di più per riabbracciare il francese. «Non è un giocatore ancora nostro, ma con me ha lavo- rato quasi sempre da prima punta, anche se può fare l’esterno – dice lui –. In due anni ho lavorato con lui così tanto che non vorrei fargli perdere la sua qualità migliore. Sempre che arrivi».
LA SITUAZIONE – Oggi, dunque, Roma e Sassuolo si rivedranno per capire se si potrà mettere fine alla terza querelle, dopo quelle di Di Francesco e Lorenzo Pellegrini. La speranza di far partire Defrel per gli Usa sembra svanita. Se si troverà l’accordo, il francese si aggregherà più avanti, visto che il Sassuolo continua ad essere irremovibile sulla modalità di pagamento (8 milioni subito e 12 il prossimo anno). Chi invece si era guadagnato sul campo il biglietto per l’America e ora non sa più se andrà è l’altro Pellegrini, Luca, il giovane terzino sinistro che ieri contro lo Slovacko (vittoria per 1-0, gol di Sadiq) si è procurato una distorsione del ginocchio sinistro e che oggi verrà sottoposto a esami strumentali. Le sensazioni non sono buone, si teme per i legamenti, la Roma incrocia le dita. «Dobbiamo valutare l’entità dell’infortunio – continua Di Francesco –. Se fosse solo un fastidio lo porterò in Usa e potrebbe giocare la prima gara dall’inizio, quella col Psg». Difficile.
LA SFIDA DI IERI – Ieri Pellegrini è andato bene, con Perotti il migliore dei suoi. In fase offensiva bene anche Bruno Peres, che però soffre sempre delle solite amnesie difensive. Indolente, invece, Gerson, che gioca più per se stesso che non per la squadra. «Sono contento dell’applicazione difensiva di Peres. Ha una gamba superiore rispetto agli altri, dobbiamo lavorarci mentalmente. Gerson, invece, deve velocizzare le giocate, alzare i ritmi e muoversi di più senza palla». Ieri per la Roma piccolo passo indietro: Alisson nel primo tempo ha salvato prima su Zajic e poi su Havlik (parata e pallone deviato sul palo).Il tutto mentre si sono visti un paio di striscioni di contestazione nei confronti di James Pallotta: «Facci un favore, diventa romanista» e «Curva Sud e Pallotta: mai stati uniti».
RADJA E NON SOLO – Detto che ieri a Fiumicino è sbarcato il turco Under e che le suggestioni di mercato continuano ad avvi- cinare Mahrez ai giallorossi, oggi Monchi vedrà l’agente di Nainggolan per il rinnovo del contratto. Radja ha una base fissa di 3,2 milioni (con i bonus arriva a 4), vorrebbe salire fino a 5, bonus inclusi. Per lui e per gli altri nazionali oggi le visite mediche, domani alle 7 la partenza per Detroit. «In America non andiamo per fare figuracce, ma per portare in alto il nome della Roma», chiude DiFra.