La Roma prova a sentirsi forte e rilancia un Ninja per il Barcellona

Corriere della Sera (L.Valdiserri) – «Il Barcellona è una squadra fortissima, ma la paura non aiuta ad affrontarla. Dobbiamo semplicemente giocare il nostro calcio. Potevamo fare tanti punti in più in campionato, però in Europa ci stiamo togliendo grandi soddisfazioni e io dico sempre ai miei che non dobbiamo accontentarci. Bisogna affrontare anche le prossime gare con grande spirito, senza guardare troppo chi abbiamo dall’altra parte». Eusebio Di Francesco traccia la linea parlando a Roma Tv. L’avversario è il peggiore possibile: in tutta la stagione ha perso solo tre volte (le due di Supercoppa spagnola contro il Real Madrid, ad agosto, e l’andata del quarto di Coppa del Re contro l’Espanyol, rimontando al ritorno) e ha la miglior difesa della Champions League. Però il primo nemico è sempre quello dentro di noi.

Di sicuro la Roma potrà andare al Camp Nou (domani sera alle 20.45; diretta tv in chiaro su Canale 5 e in pay tv su Mediaset Premium) con l’uomo che non ha paura di nulla. Lo chiamano il Ninja e il motivo è sotto gli occhi di tutti: Radja Nainggolan è nella lista dei convocati nonostante l’infortunio muscolare di sabato scorso, a Bologna. Il problema è stato soprattutto traumatico — uno scontro con Helander — e lo staff medico giallorosso ha lavorato al massimo nelle ultime 72 ore. Al resto ci ha pensato la tempra di Radja. Tra i convocati c’è anche Lorenzo Pellegrini, che potrà essere molto utile, magari come cambio a centrocampo. Fuori dalla partita di domani — e probabilmente anche da quella di sabato contro la Fiorentina — è invece Cengiz Under. Ha voluto giocare la seconda amichevole della Turchia, contro il Montenegro, nonostante un lieve problema al ginocchio. Adesso è in bacino di carenaggio e non potrà dare una mano alla Roma. Eccesso di nazionalismo in un calcio che è sempre più dei club. Una soluzione per sostituirlo è Gerson, ma ci può essere la sorpresa Defrel.

Gerson attaccante «tattico» era stata una mossa di Di Francesco in Chelsea-Roma, la gara che secondo l’allenatore è stata la chiave della stagione: «Per me è stata la miglior partita dal punto di vista dell’interpretazione totale, anche se poi è arrivato solo un pareggio. È stata una prestazione che ci ha fatto sognare e ha cambiato la mentalità alla squadra. Quella partita ha dato maggiore consapevolezza al gruppo e forza alla mia proposta di gioco». Ora la prova contro i più bravi, senza dimenticare che entrare tra le prime quattro in campionato è ancora più importante.

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