Corriere dello Sport (G. Marota) – Una delle impronte di Mourinho sulla Roma formato 2021-22 è nel concetto di “sacrificio” che sta alla base della prestazione, un po’ come se fosse il cemento armato per costruire un gruppo. I dati dimostrano infatti che gli interpreti offensivi della squadra partecipano alla fase difensiva in maniera notevole rispetto al passato.
La Roma non si specchia più in sé stessa, ma lotta e fatica anche dalla cintola in su. Alle voci “palloni rubati”, “contrasti vinti”, “tackle”, “palloni intercettati” e “falli” spiccano calciatori che non occupano abitualmente un ruolo difensivo.
Nessuno tra i giallorossi sottrae più palloni agli avversari di Henrikh Mkhitaryan, ben 128 in questa Serie A (uno in più di Ibanez). L’armeno, impiegato come esterno d’attacco, trequartista e in qualche circostanza pure mezzala, è anche il migliore nella lettura e nel posizionamento tra le linee difensive, visto che da solo ha saputo intercettare, facendoli suoi, ben 38 palloni. Anche in questa statistica è il migliore di tanti altri centrocampisti pure o difensori.
Chi ha vinto più contrasti? Il centravanti: Tammy Abraham, romanista capofila della specialità a quota 123. Il migliore della squadra per tackle (38) è, invece, Bryan Cristante. Anche per quanto riguarda i falli commessi sembra essersi capovolto il mondo: Zaniolo ne ha commessi 40 in campionato, dimostrando uno spirito da combattente, mentre Smalling, il leader della difesa, appena 1.