Il Tempo (F. Biafora) – La Roma si è fermata a Firenze. La sconfitta contro l’Udinese – definita “vergognosa” da Pallotta, più che adirato nel vedere la prestazione della sua squadra – rappresenta il punto di non ritorno di una stagione che con ogni probabilità sarà la seconda consecutiva in cui il club giallorosso non riuscirà a raggiungere la Champions, nonostante un bilancio che segnerà una perdita record da 150 milioni di euro. La rosa di Fonseca è letteralmente sparita dopo la pausa natalizia, chiudendo il girone d’andata con la doppia sconfitta con Torino e Juventus, primi campanelli d’allarme di una lenta ed inesorabile caduta. Il dato che più balza all’occhio nei match del 2020 sono i 23 gol subiti, praticamente due a partita, con la porta che è stata mantenuta inviolata soltanto nel successo contro il Lecce. Gli ultimi mesi non hanno generato soltanto discussioni per quanto successo sui terreni di gioco, ma anche per tutte le vicende extra-campo, acuite dallo stop per il lockdown. La sospensione del direttore sportivo Petrachi è ancora freschissima e anche lo scenario della cessione del club al Gruppo Friedkin è completamente cambiato. Ad inizio marzo erano pronte le bozze dei contratti preliminari e non si aspettava altro che la firma e l’inizio delle procedure del closing, un passaggio mai avvenuto. Oggi il magnate texano resta interessato (non alzerà la nuova proposta presentata a maggio, convinto che tra un paio di mesi sarà accettata) e la società resta in vendita come annunciato da Pallotta nell’intervista al sito ufficiale.