Il Messaggero (A. Alessandro) – Tira vento a Boras, ma non c’è ancora la neve. Qui siamo in Svezia e non in Norvegia, ma i pericoli che arrivano dall’Elfsborg sono più o meno le stesse vissute con il Bodo Glimt. Come è uguale anche il terreno di gioco: sintetico in entrambi i campi. Josè Mourinho all’Aspmyra ne prese sei e nonostante la vittoria finale della coppa, quella brutta figura a Roma non è mai stata dimenticata. Ivan Juric sa bene che bisogna evitare figuracce di quel tipo ma basta un attimo di deconcentrazione, come il primo tempo giocato contro il Venezia, per caderci. Lo Special One optò per il turnover di massa, Juric dovrà fare più o meno lo stesso visto che l’obiettivo in campionato è attualmente più importante e domenica si rigioca in un campo ostico come Monza. La Roma deve quindi evitare ulteriori cadute e deve cercare di vincere per evitare che poi la situazione si complichi anche in Europa League.
Juric in conferenza stampa ha accanto Lorenzo Pellegrini che lo elogia: “Dopo la crisi, Ivan ci ha compresi e ci ha riaccesi. Siamo stati fortunati a trovare un uomo come lui”. Il capitano non dimentica però Daniele De Rossi: “Il giorno dell’esonero? Non sono uno da pagliacciate: sono abituato a dire la verità. Mi è capitato di dire la verità, ciò che pensavo, quel giorno lì. Poi sono successe altre cose e non è stata richiesta la mia verità. Ho tanta stima per Daniele e per il suo staff. Ma si va avanti perché la Roma è la cosa più importante”