La Gazzetta dello Sport (D. Stoppini) – Magari un sorriso sarà scappato pure a Rudi Garcia, quando ieri a Trigoria si è messo seduto davanti alla tv per due ore con Walter Sabatini e Simone Beccaccioli, il tattico, ma anche l’uomo che studia i profili dei possibili nuovi acquisti della Roma. Sorrisi veri, a contare il gruzzoletto messo su in un mese di giugno che più produttivo di così era difficile immaginarlo. Sorrisi pure un po’ amari, perché quando un mese fa Garcia diceva che la Roma avrebbe dovuto «prima vendere e poi comprare» per poco non crollava il mondo, per poco il francese stesso non ci rimetteva la panchina, divorato dalla furia di James Pallotta. E poi, gratti gratti, alla fine è andata proprio come se l’era immaginata l’allenatore.
FAIR PLAY OK Comunque sorrisi, alla fine. Perché tra budget immaginato e milioni freschi in arrivo dalle cessioni, la società può contare su circa 50 milioni di euro per costruire la terza Roma di Garcia, la quinta dell’era Sabatini. Il conto è presto fatto: via Bertolacci per 20 milioni di euro (18 più bonus per la precisione), addio a Gervinho per altri 13 ricevuti dall’Al Jazira, 9 milioni incassati adesso dall’Inter per Dodò (il cui riscatto si concretizza in questa sessione), 4 in arrivo dal Palermo per Viviani. E ancora: 13-14 sono annunciati per Destro, la cui trattativa procede un po’ a rilento. La distanza tra le parti è colmabile, il giocatore ha già detto sì all’ipotesi: difficile che l’affare salti. Quasi impossibile che salti pure quello che sta portando Holebas in Inghilterra, al Watford: 2,5 milioni di euro alla Roma, l’ufficialità è attesa a inizio della prossima settimana. Totale: 62,5 milioni di euro. Ai quali vanno sottratti i 9 spesi per la metà di Nainggolan, gli altri 9 per il prestito di Ibarbo, i 16,5 milioni per la doppia operazione con il Genoa Bertolacci Iago Falque. E infine i 600 mila euro versati al Pescara per il riscatto di Politano: totale 35 milioni, per un attivo momentaneo di 27,5 milioni (affaire Destro permettendo). Senza considerare che da Trigoria pensano di ricavare altri 10 milioni dalla cessione di Doumbia. E che Garcia ha fatto sapere a Sabatini di non considerare imprescindibile Ljajic, un altro che può partire. Ecco perché nel portafoglio ci sono virtualmente tra i 45 e i 50 milioni. Nel pieno rispetto del fair play finanziario che peraltro ha imposto il pareggio tra entrate e uscite (compreso il monte ingaggi) non nella sola sessione di mercato, ma nell’intera stagione sportiva. E nel cui conto non vanno compresi i riscatti/conferme di chi alla Roma già c’era, leggi Nainggolan e Ibarbo.
PROPOSTO SANTON Il tesoretto c’è, allora. Ma è fuori strada chi pensa che la Roma spenda tutto su unico ruolo, per esempio sul centravanti. Il colpo alla Higuain/Ibrahimovic non è contemplato. E molto complicato è pure inseguire Lacazette, che pure rappresenterebbe un profilo perfetto. Con i 50 milioni la Roma deve prendere un portiere, due terzini, un centrocampista, almeno un esterno offensivo e un attaccante. Forse è per questo che ieri è andato in scena il primo vero vertice di mercato tra dirigenza e allenatore. Nomi top secret. Di sicuro alla Roma è stato offerto Santon. E per l’attacco non si sbaglia a tenere d’occhio (anche) la candidatura di Luis Muriel, da una vita nell’agenda di Sabatini.