La Gazzetta dello Sport (M. Cecchini) – La storia, la forza, il potere economico, il palmares, la spinta dell’Olimpico esaurito per la 24a volta. Nonostante i problemi fisici delle stelle, tutto il vento è nelle vele della Roma per il passaggio del turno e la previsione – mista di cuore e ragione – non è stata smentita.
Agli ottavi di Europa League – per la quinta volta nella sua storia – arriva la squadra ora di José Mourinho, che strapazza un povero Salisburgo. Finisce con un 2-0 santificato dalle reti di Belotti e Dybala e da una traversa dello stesso argentino. Frutto, soprattutto, del primo tempo più bello della stagione romanista, che ha dato il “la” a un successo che probabilmente piacerà anche al c.t. Mancini, visto che c’è tanta benzina azzurra in questo successo.
Da Mancini (il difensore) a Cristante, fino al generoso Belotti, la trazione italiana è palese, ma soprattutto va celebrato finalmente il ritorno in versione Europeo di Spinazzola, autore di due assist, e vera spina nel fianco della difesa austriaca.
Se a questo si aggiunge anche il solito, sontuoso Dybala, allora si può anche tenere in panchina fin quasi al termine anche Abraham in versione Uomo Mascherato, perché il passaggio del turno va in ghiaccio dopo appena 45 minuti.