La Gazzetta dello Sport (L.Calamai) – Ha tutta l’aria di essere il suo regalo d’addio alla Roma. Il colpo di testa di Dzeko in pieno recupero consente alla squadra di Di Francesco di conquistare un pareggio che la tiene viva nella corsa per un posto in Champions. La probabile partenza del bomber bosniaco lascerebbe però un vuoto difficile da colmare. Pur con i suoi passaggi a vuoto Dzeko, in una serata non facile per lui anche dal punto di vista psicologico, è stato prezioso lottando in ogni angolo del campo e proponendosi come trampolino di lancio per i compagni. E ha dimostrato anche di saper fare la differenza quando, nel finale, è andato a raccogliere l’assist del giovane Antonucci, al suo debutto in Serie A. Per la Roma un piccolo segnale positivo, in chiave futura, arriva dai minuti giocati da Schick, inserito a metà ripresa. Minuti promettenti per quello che potrebbe essere proprio il sostituto del bosniaco. L’1-1 finale, che fotografa in maniera onesta l’andamento della gara, evita processi sommari a una squadra che, però, non vince dal 16 dicembre. La sua attuale striscia parla di tre pareggi e due sconfitte, oltre all’eliminazione dalla Coppa Italia. Serve una scossa immediata. E la Sampdoria? È ancora Quagliarella a lasciare il segno. Un bomber senza età. Al suo sedicesimo centro in A (9 nelle ultime 7 partite). Stavolta il cannoniere doriano ha rotto l’equilibrio nel recupero del primo tempo trasformando un calcio di rigore concesso da Orsato su segnalazione della Var (fallo di mano di Kolarov). La Sampdoria puntella la sesta posizione in classifica. Ha tutto per conquistare un posto in Europa.
EDIN E LA VAR – Va o resta? Intanto gioca. E, di sicuro, nessuno potrà dire che Dzeko è sceso in campo distratto dall’opzione Chelsea. L’attaccante bosniaco lotta come una furia su tutti i palloni. Con un agonismo a volte esagerato. Sbaglia subito un paio di conclusioni poi si becca un cartellino giallo per un brutto intervento a metà campo su Torreira. L’arbitro Orsato si rivolge prima a capitan Florenzi poi anche all’allenatore Di Francesco per segnalare il nervosismo del bomber giallorosso. È una partita divertente. Con continui capovolgimenti di fronte. La Roma lavora bene il pallone soprattutto con Pellegrini ma pecca in fase conclusiva. Al 20’ proprio Pellegrini conclude con violenza da fuori area obbligando Viviano a deviare in angolo a pugni chiusi. Il portiere della Samp si supera 5 minuti dopo togliendo dalla porta un tocco a botta sicura di Nainngolan (terminale di una bella verticalizzazione Dzeko-Pellegrini). Non è finita. Manolas di testa alza sopra la traversa e al 42’ Defrel liberato da una splendida giocata di Dzeko sparacchia senza poesia davanti a Viviano. Bella Roma. Ma inconcludente. Nel finale di tempo arriva, invece, il vantaggio della Samp. Tutto parte da un sospetto fallo di Ferrari su Strootman. La ripartenza della squadra di Giampaolo consegna la palla a Ramirez che va a cercare in area Quagliarella. Kolarov anticipa il cannoniere doriano con una netta deviazione di mano. L’azione continua per qualche secondo. Poi, su suggerimento del Var, Orsato ferma tutto e va a bordo campo a visionare le immagini rallentate. Nessun dubbio: è rigore. Perfetta l’esecuzione di Quagliarella. Destro violento che fredda Alisson.
SPAZI – La squadra di Giampaolo ha finalmente gli spazi che ama da sfruttare per le sue ripartenze. Al 6’ esce Quagliarella (sofferente per un piccolo fastidio muscolare) ed entra Caprari. La Samp riesce a restare alta. Obbliga Strootman e compagni a ritardare gli abituali tempi di gioco. La linea di centrocampo Linetty, Torreira e Praet è molto ben assortita. E la Roma? I giallorossi faticano a trovare gli attaccanti. Servirebbe qualcosa di diverso. Non a caso Di Francesco al 18’ inserisce l’atteso ex Schick richiamando in panchina un deludente Defrel. Un minuto dopo una grande parata di Alisson su punizione di un altro ex, Caprari. Schick parte largo a destra e incide. Orsato annulla un gol a Dzeko per fuorigioco di Under, che lo aveva innescato. La Var conferma. Di Francesco prova a pescare ancora in una panchina ridotta ai minimi termini inserendo il giovane attaccante Antonucci, all’esordio in A. Il ragazzino fallisce subito una super palla gol (anche a causa del disturbo di Dzeko), correggendo male un cross di Pellegrini ma non si spaventa. Di Francesco inserisce Gerson e passa al 4-2-4. Con Schick accanto a Dzeko. L’assalto finale regala il pareggio alla Roma. Perfetto il cross del giovanissimo Antonucci e vincente il colpo di testa di Dzeko. La squadra giallorossa esce da un incubo. La zona Champions è ancora a portata di mano.