La Roma dice grazie: “Una notte per voi”

Corriere dello Sport (C.Zucchelli) – Tredici mesi, un anno e 406 giorni dopo: dalla Salernitana alla Salernitana, da una squadra che ritrovava l’Olimpico pieno al 100% a una che non vede l’ora di ringraziarlo. Non solo: da un gruppo che sognava l’Europa a un altro che farà di tutto per riconquistarla, per la partita di domani alle 18.30 la Roma ha preparato una serie di iniziative dedicate ai tifosi.

Dopo più di trenta sold out e alla vigilia di dieci giorni che possono diventare storici, il club e i giocatori hanno scelto di dire “grazie” a tutti quei romanisti che, in questo anno, ci sono sempre stati. In casa come fuori, basti pensare che i 16mila biglietti per Budapest sono stati polverizzati in poche ore e la campagna abbonamenti viaggia spedita verso le 15mila tessere. In attesa che i pensieri di tutti attraversino le due partite di campionato e volino in Ungheria, nella penultima partita dell’anno in casa la Roma si dedica alla sua gente. E lo dice chiaro e tondo nella notizia che accompagna l’iniziativa che si chiama: “Io sono la Roma, questa notte è magica per voi“.

Nello specifico, per prima cosa i giocatori entreranno in campo con una maglia dedicata alla gente: a fine riscaldamento la squadra la lancerà ai tifosi (così come farà la mascotte Romolo) e per chi non riuscirà a prenderla sarà poi possibile acquistarla. Sarà poi indetto un concorso per incontrare i calciatori al termine della gara, aggiudicarsi la t-shirt celebrativa e un pallone da far autografare. Infine, saranno premiati i primi due abbonati per la stagione 2023/24 con la consegna di un riconoscimento direttamente dalle mani di una delle Legend giallorosse. A completare la festa anche la presenza delle calciatrici della Roma femminile, fresche di vittoria dello scudetto. 

Una serata che, ancora una volta, servirà a compattare squadra, tifosi e allenatore: non c’è dubbio che, come accade ormai da tempo, gli applausi più forti siano e saranno, tutti per José Mourinho, l’uomo capace di portare la Roma a due finali di fila in Europa. Come lui nessuno mai: lo sanno tutti i romanisti e lo sa anche lui che, direttamente a Leverkusen, ha ammesso di non vedere l’ora di ritrovarsi faccia a faccia con la sua gente. A Trigoria, lungo la strada e poi, direttamente, allo stadio. Quello stadio che tredici mesi fa, dopo il Covid e dopo anni difficili, non aveva più quella passione traboccante d’amore che c’era in passato e c’è ora, curva Sud esclusa, naturalmente. Adesso, invece, ogni settore racconta una storia d’amore che sembra non voler finire mai. Con Mourinho in panchina, poi, ancora di più.

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