La Gazzetta dello Sport (A. D’Urso) – Quello di ieri è stato îl “primo giorno di scuola” di Florent Ghisolfi. La sua Roma è “nata” ufficialmente in mattinata in area presidenza, nel suo nuovo ufficio a Trigoria, dove il d.s. francese ha incontrato la Ceo Lina Souloukou e il tecnico Daniele De Rossi, con cui ha definito le strategie di mercato in entrata e in uscita. E una stretta di mano, alla fine, ha suggellato il summit tra la mente e il braccio operativo del club, uniti da un destino comune nella Capitale e dalla durata del loro contratto, tre anni per entrambi.
L’urgenza del momento è quella di piazzare innanzitutto chi non rientra più nei piani (da Karsdorp a Celik, da Smalling a Aouar passando per Zalewski e Abraham, oltre a chi torna dai prestiti come Belotti, Solbakken, Shomurodov, Darboe e Kumbulla, quest’ultimo l’unico forse ad avere qualche chance di restare). Con l’obiettivo, anche, di abbassare il costo stipendi complessivo del 10-15%, posto che il monte ingaggi attuale è di 104,7 milioni di euro.
Il primo investimento per cui Ghisolfi è già al lavoro è quello per il centravanti. La prima scelta del d.s. resta quella di Arnaud Kalimuendo. Un profilo su cui Ghisolfi crede ad occhi chiusi fin dai tempi del Lens. Nei due anni al Rennes il centravanti titolare dell’Under 21 francese ha visto crescere il suo valore, arrivando quest’anno a piazzare 15 gol e 5 assist in 41 partite.
Già a gennaio l’Eintracht di Francoforte si è fatto avanti senza successo, ma ora Ghisolfi potrebbe spuntarla. E i 20 milioni di euro che chiede il club francese non solo peraltro esagerati.