Corriere della Sera (G. Piacentini) – Tra le tante prime volte di Daniele De Rossi da quando è allenatore della Roma, il recupero dei minuti mancanti di stasera contro l’Udinese (ore 20, tv su Dazn) rappresentano un’altra situazione nuova. La brevità del match (18 minuti più recupero) e la necessità di fare bottino pieno dopo la sconfitta contro il Bologna, mettono il tecnico nella condizione di studiare una formazione secondo criteri differenti rispetto a una partita normale. Il dubbio è: mandare in campo una squadra ultra offensiva per provare a vincerla ad ogni costo o una più equilibrata, privilegiando la ragione contro una squadra, l’Udinese, anche lei alla ricerca di punti preziosi in chiave salvezza? La risposta si conoscerà un’ora prima del fischio d’inizio.
Le uniche certezze in casa romanista riguardano l’assenza di Lukaku e Ndicka – ieri hanno svolto entrambi lavoro personalizzato in campo -, oltre ad Huijsen e Aouar, che erano stati sostituiti nella prima parte del match e quindi non potranno essere utilizzati. La Roma più offensiva prevede Mancini e Smalling (o Llorente) difensori centrali, Karsdorp e Spinazzola esterni, Paredes e Pellegrini coppia centrale nel 4-2-3-1, con Dybala, Azmoun (o Baldanzi) ed El Shaarawy alle spalle di Abraham. Una versione ancora più “spinta” potrebbe essere quella con Cristante difensore centrale al posto di Smalling. La Roma più “riflessiva” sarebbe invece quella con il 4-3-3, con Cristante a centrocampo insieme a Pellegrini e Paredes e il tridente composto da Dybala, El Shaarawy e uno tra Azmoun e Abraham.
Sulle polemiche per il rinvio del match è intervenuto ieri il presidente della Lega Serie A, Casini. “Sono sorpreso – le sue parole – dalle dichiarazioni di De Rossi. L’avevamo anche comunicato alla dirigenza, lo statuto della Serie A è molto chiaro: i minuti vanno recuperati il giorno dopo e noi avevamo proposto di giocare il lunedì, ma le squadre hanno rifiutato. Se le squadre non trovano un accordo per il giorno dopo, la partita va recuperata entro 15 giorni”.