REPUBBLICA.IT (M.MONTI) – Tre punti pesanti, quelli ottenuti a Verona dai giallorossi grazie alle reti di Gervinho, Totti e Ljajic. Se sommati al contributo in zona gol di Benatia, Florenzi e Strootman, tutti a quota 5 realizzazioni, il ritorno dal Bentegodi racconta di una Roma che fa del gruppo la sua vera forza. Il 5, peraltro, è un numero che ricorre anche sotto la voce delle vittorie consecutive, quelle ottenute dopo la sconfitta del 5 gennaio allo Juventus Stadium, che ricordano molto il percorso sostenuto dagli uomini di Garcia ad inizio stagione. I bianconeri, fermati sul pareggio nell’anticipo contro la Lazio, sono ora più vicini e i numeri dei giallorossi sottolineano come l’intenzione del club capitolino sia quella di fare tutto il necessario per colmare il gap con i primi della classe. Anche in ottica futura, sfruttando il lavoro sul mercato del ds Walter Sabatini: è atteso in queste ore, infatti, l’arrivo in Italia di Antonio Sanabria, talento classe ’96 di scuola Barcellona, che verrà parcheggiato al Sassuolo fine al termine del campionato.
6 MARCATORI A QUOTA 5 – Lo ha dichiarato al termine della gara che ha consentito ai giallorossi di recuperare due punti sulla Juventus, ora a + 6 e di allungare sul Napoli (- 6): “Non è casuale, mi è già successo al Lille di avere tanti giocatori che segnassero. Lo preferisco perché vuol dire che il pericolo arriva da tutte le parti ed è preferibile rispetto ad avere un solo bomber”. Il rendimento di quel Lille, campione
di Francia 2010-2011, passò dai piedi di Moussa Sow, artefice di ben 26 gol stagionali (capocannoniere della Ligue 1 con 25 reti), dai gol di Hazard (12), Frau (9), De Melo (7) e Cabaye (5). Ma, soprattutto, dall’apporto di quello che è stato il man of the match nella gara di Verona, Gervinho: l’ivoriano, che con Rudi Garcia nel campionato vinto in Francia siglò 18 reti (15 in campionato), è la vera sorpresa della stagione dei giallorossi, invidiato dai suoi ex tifosi dell’Arsenal che ne stanno osservando l’incisività con non pochi rimpianti: “Può ancora migliorare – ha detto Garcia a fine partita – ha la stima e la fiducia di tutta la squadra e quando gioca così è devastante”.
COME NEL GIRONE D’ANDATA – La Roma, dunque, dopo la debacle del 5 gennaio allo Juventus Stadium, sembra essersi allineata nuovamente sui binari della sorprendente cavalcata di inizio stagione: dopo la sconfitta per 3-0 contro i bianconeri, infatti, sono 5 le vittorie consecutive, considerate anche le due gare di Coppa Italia contro la Sampdoria e proprio la Juventus di Antonio Conte. In campionato, il 4-0 contro il Genoa, il 3-0 rifilato al Livorno e l’1-3 ai danni dell’Hellas Verona ricordano il ruolino di marcia d’inizio stagione quando Totti e compagni ottennero 9 punti contro il Livorno (0-2), il Verona (3-0) e il Parma (1-3), prossimo avversario della Roma in campionato. Dalla sfida contro gli etnei sono 10 i gol fatti, 1 solo quello subito (il momentaneo pareggio di Hallfredsson, analogo alla rete di Biabiany nel girone d’andata) e un gioco che si adatta, partita per partita, alle scelte del tecnico: “Tutti sanno che possono giocare in ogni momento. Le partite non si vincono in 11, ma con tutta la rosa. Con una striscia di 5 partite tutti devono sapere che il mister fa delle scelte, senza però essere negativi”. Un compito arduo, quello di Rudi Garcia, che sembra però essere in pieno possesso delle dinamiche dello spogliatoio. Conferma ne è l’attestato di fiducia da parte di Francesco Totti, ieri in panchina per i primi 70 minuti di gara, poi in campo per la rete del definitivo 1 a 3: “Il mister è bravo a gestire le nostre energie, alternandoci tra campo e panchina: il mio dovere è farmi trovare sempre pronto e se poi entro e faccio gol, lo accetto ogni domenica”.
DE SANCTIS CI CREDE – Un’alternanza necessaria in vista dei prossimi impegni, tra campionato e Coppa Italia. Morgan De Sanctis, il portiere meno battuto della Serie A con una media di 0.52 reti incassate a partita, si è soffermato sul prossimo cammino dei giallorossi: “Avremo un tour de force importanti con squadre forti. C’è anche una semifinale di Coppa Italia da giocare e non dobbiamo guardare tanto oltre”. Certo è che, avendo ridotto di due punti la distanza dai primi della classe, ora la Juventus sembra meno irraggiungibile di quanto fosse ai nastri di partenza dell’ultima giornata di campionato: “Mancano ancora 17 partite. Per noi era fondamentale dare un segnale importante e così è stato. 6 punti rimangono un bottino importante per la Juventus – ha aggiunto De Sanctis -, ma dobbiamo rimanere concentrati sul nostro lavoro”. Chiusura sulla Coppa Italia: “Lo considero un obiettivo importante e speriamo di arrivare in finale. La Roma ne ha vinte nove e sarebbe una gratificazione per tutti indossare la stella d’argento”.