Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Il capo cerimoniere della Roma si è dimenticato di far arrivare all’Empoli l’invito alla festa di Dybala, così i toscani si sono presentati bellicosi alla partita che sarebbe dovuta essere la celebrazione del gran rifiuto e si sono portati a casa 3 punti meritati e pesanti. Disastro giallorosso, molto peggio del già deludente 0-0 di Cagliari.
Colpa del caldo? Del 4-3-3 con almeno quattro giocatori fuori dalla comfort zone? Di una condizione atletica da trovare ma con i dinamici Le Fée e Bove in panchina per far giocare Cristante, Paredes e Pellegrini, il centrocampo del campionato scorso? Nella ripresa, il cambio di modulo: fuori Celik, dentro Zalewski e passaggio al 3-4-2-1. La Roma, ovviamente, ha creato di più ed è stata anche sfortunata colpendo una traversa con Pellegrini e due pali con Mancini (sulla stessa azione) e con Dybala nei minuti di recupero, dopo che Colombo aveva portato l’Empoli sul 2-0 su calcio di rigore per doppia fesseria di Paredes e Shomurodov segnato il gol dell’illusione su bel cross di Baldanzi. Vedere in campo l’uzbeko certifica due fatti: la bocciatura totale di Abraham e il peso dell’errore di DDR sulla formazione iniziale. Deve giocare chi sta bene fisicamente, non chi ha meriti pregressi.