La Gazzetta dello Sport (M.Cecchini) – Tutto sommato, la tempistica non è stata fortunata. Nel giorno in cui il cinema italiano si celebra grazie al «David di Donatello», si è notato come Totti e Spalletti davanti alla macchina da presa non paiano proprio da Oscar. Insomma – dopo il duro confronto avvenuto nel dopo partita di Bergamo – che la tregua a Trigoria fra i due «duellanti» sia stata officiata dalla dirigenza lo dimostrano i fatti e non certo le immagini in stile propaganda «Istituto Luce» trasmesse dal canale ufficiale (loro due che guardano l’allenamento insieme) o lo sketch dei Tapiri costruito abilmente da «Striscia la notizia». La «recitazione» di pace di Totti e Spalletti, infatti, non è alla Santamaria, per intenderci, ma d’altronde era difficile pretenderlo.
TAPIRI – Su Canale 5, comunque, il capitano è serio (solo) quando parla di futuro: «È tutto a posto, stasera ci vado a cena insieme (ma è una battuta, ndr), è una brava persona. Il passato si dimentica, non è mai successo nulla fra di noi. Io comunque non smetto. Posso essere ancora utile alla Roma ma non dipende da me». L’allenatore è più burlone: «Io con lui sono arrabbiato perché in un quarto d’ora poteva fare 2 gol e ne ha fatto solo uno. Io rimarrò e Francesco pure per altri 6-7-10 anni».
MULTE IN ARRIVO – In realtà, le cose importanti sono quelle dette dalla dirigenza a Spalletti, con cui ieri c’è stato un sereno confronto. Il senso del messaggio è stato questo: «Vogliamo che tutti abbiano toni più bassi perché l’obiettivo della società è solo arrivare in Champions. Le questioni personali non contano». Anche perché tutti i protagonisti sanno che i due dovranno «sopportarsi» ancora per poco, visto che fra un mese Totti svuoterà l’armadietto per fine contratto e al momento non ha intenzione di entrare nelle fila dei dirigenti giallorossi. I manager hanno poi assicurato a Spalletti che saranno multati i protagonisti della «notte brava». E il tecnico lo ha riferito alla squadra. Tra l’altro il presidente Pallotta, è sempre più convinto che sarebbe impossibile far convivere Totti e Spalletti un altro anno. E sui fatti di Bergamo dice: «Non è un caso. Le frizioni accadono ogni giorno nello sport in qualunque posto. Un allenatore sa gestirle e il nostro lo ha fatto».
IDEA COSMOS – Una cosa è certa: Totti vuole continuare a giocare ed è pronto a farlo sia negli Emirati Arabi che in Nord America (ma solo in piazze come New York, Los Angeles e Toronto). E nella Roma sta lievitando anche l’idea di «aspettarlo» un anno prima di farlo dirigente, così da non perderlo come uomo immagine. Anzi, Pallotta potrebbe aiutarlo a inserirsi nel calcio Usa. Tra l’altro filtra l’indiscrezione che Totti abbia avuto un contatto col tecnico Savarese che lo vorrebbe ai New York Cosmos. Si parla di un ingaggio di 4 mesi per 500 mila dollari. Ma visto che si tratta della seconda lega Usa, c’è anche l’ipotesi del Miami di Nesta.
NOTTE BRAVA? – Per i titoli di coda raccontiamo qualche particolare relativo alla rabbia di Spalletti contro quelli che nel ritiro giocavano a carte «fino alle due». In realtà, si sono visti in camera Totti, Pjanic, Nainggolan e un quarto di incerta identificazione. I 4 però non hanno giocato a carte, ma sono stati al computer e hanno finito la serata intorno a mezzanotte e mezzo. Ciò però non ha placato l’ira dell’allenatore, che nello sfogo ha detto: «Questa ve la faccio pagare». A proposito di confessioni da spogliatoio, illuminante l’aneddoto raccontato da un atalantino: «Visto il gol che ci ha fatto, ho detto a Totti che era meglio se non entrava e lui mi ha risposto: “Mi sa che come te la pensa pure qualcun altro…”». Chissà se a Spalletti saranno fischiate le orecchie.