La Repubblica (G. Cardone) – La Roma è in crisi, per ora si tiene Mourinho ma per il futuro corteggia Antonio Conte. La settima sconfitta stagionale, domenica sera, ha avvelenato ancora di più il clima in casa giallorossa, tra i tifosi impazza il dibattito se sia colpa dello Special o di una rosa “non da Champions” o di entrambe le cose. In tanti vorrebbero una bandiera come Daniele De Rossi nel ruolo di traghettatore per portare la squadra fuori da questo tunnel. Da parte loro, i Friedkin osservano sconcertati la deriva di una squadra senza gioco e ora addirittura nona in classifica, ma il tempo per recuperare in campionato c’è e l’Europa League è tutta da giocare: le Coppe sono la specialità di Mou. Però l’orientamento per fine stagione è comunque chiaro, nonostante la volontà del portoghese di restare.
La proprietà è decisa a cambiare e si è orientata verso Antonio Conte. Ci sono stati contatti diretti, l’ex ct della Nazionale è nei piani di diversi club di alto livello e quindi bisogna muoversi subito. Conte, per ora non ha accettato l’offerta della Roma, ha preso tempo, le variabili sono tante e le valutazioni necessarie: l’ultimo mercato dei giallorossi impone delle riflessioni. L’allenatore ha bisogno di garanzie, non si accontenta di promesse. Al momento la proprietà deve sciogliere la riserva anche sul prossimo direttore sportivo, quello che raccoglierà l’eredità di Tiago Pinto, normale che un top manager voglia aspettare e capire il nuovo progetto.
I Friedkin, tra l’altro, non hanno abbandonato la pista legata a Xabi Alonso, tra i migliori (giovani) maestri del gegenpressing. Ma l’ex centrocampista del Real Madrid ha il contratto fino al 2025 e al momento non ha aperto spiragli.