Corriere dello Sport (R.Maida) – Cercate i gol? Ecco il trio di centravanti. E’ stato un mercato laborioso, con tanti aggiustamenti in corsa, ma alla fine ha condotto verso Trigoria un potenziale offensivo da panico (per gli altri). Conti alla mano, guardando le cifre della scorsa stagione tra campionato e coppe, la Roma riparte da 68 gol: i 39 di Dzeko, capocannoniere uscente della Serie A, i 13 di Schick e i 16 di Defrel. I tre bottini non si possono sommare, evidentemente, perché capiterà di rado di vedere tutti e tre gli attaccanti in campo contemporaneamente. Ma danno l’idea del potenziale offensivo a disposizione di Eusebio Di Francesco, che ha voluto riavere Defrel dopo averlo allenato al Sassuolo ed è curioso di scoprire da vicino l’acquistone dell’estate, cioè Schick.
CRESCITA – Proprio Patrik Schick è il centravanti che promette di migliorare comodamente il proprio score. Perché nel suo primo campionato italiano, giocando solo 2 partite da titolare nel girone d’andata e appena 13 in totale, ha saputo segnare 11 gol. Se ne ricorda bene, suo malgrado, proprio la Roma, che a causa del suo ingresso fragoroso ha dovuto lasciare alla Sampdoria tre punti molto importanti nella rincorsa-scudetto. Era il 29 gennaio: al ragazzone ceco bastarono 21 minuti per segnare il 2-2 (di destro, quindi non il piede preferito) e per procurarsi la punizione del sorpasso poi calciata da Muriel. Da giovane straniero debuttante in A, Schick ha chiuso il campionato con la media di un gol ogni 136 minuti.
IL TOTEM – Se pensiamo che il miglior realizzatore dell’anno, Dzeko, ha tenuto una velocità di crociera di una rete ogni 105 minuti, dunque non così distante rispetto a quella del novizio Schick, ci possiamo rendere conto del livello del calciatore appena acquistato (a peso d’oro, infatti) dal diesse Monchi. Se a 21 anni si presenta così all’Italia, cosa può fare a 22? E’ il tavolo su cui ha scommesso la Roma, a sua volta consapevole del fatto che Dzeko difficilmente riuscirà a segnare altri 29 gol (39 coppe incluse). Servivano ricambi per il titolare. Ricambi forti, anche per lasciare al numero 9 la necessaria freschezza per decidere le partite più importanti.
IL TERZO – A questo sarebbe dovuto servire Defrel, acquistato ufficialmente con le credenziali di vice-Dzeko e però dirottato sulla fascia destra in attesa di un esterno che la Roma non ha mai preso. Nelle prime due partite ha fornito un contributo modesto alla fase offensiva, sfiancandosi invece a copertura del terzino. Guarda caso, quando è uscito lui la Roma ha cominciato a soffrire sulla fascia destra sia a Bergamo sia contro l’Inter. Presto però è lecito attendersi da lui una maggiore efficacia nella metà campo avversaria: al Sassuolo, nonostante un blackout piuttosto lungo dovuto alle trattative di mercato che lo avevano avvicinato alla Roma già a gennaio, Defrel ha offerto 12 gol soltanto in campionato. Ma è stato anche utile come suggeritore. Quando imparerà a muoversi insieme con Dzeko (o Schick) diventerà molto prezioso anche per la Roma. Del resto, su di lui garantisce Di Francesco.