La Roma ha deciso di sospendere la vendita dei biglietti per la Curva Nord e i Distinti Sud in attesa del verdetto chiarificatore dell’Alta Corte del Coni che, tra sei giorni, deciderà sul ricorso presentato contro la chiusure delle curve per i cori discriminatori. La decisione è stata presa per evitare di incorrere nuovamente nel caos dei rimborsi.
Caos denunciato anche dal Codacons che alza la voce contro la società, anche se condivide lo stesso principio del club giallorosso, ovvero la «protezione» dei tifosi: «Non è sufficiente – dice il presidente Carlo Rienzi – rimborsare solo i possessori di biglietto per le aree dello stadio chiuse, anche i titolari di abbonamento devono ottenere un indennizzo in relazione al servizio non usufruito. Chi infatti acquista un abbonamento per seguire tutte le partite della squadra per cui tifa, ha diritto ad avere indietro i soldi, quando, come in questo caso, gli viene impedita la possibilità di accedere allo stadio, per responsabilità di terzi. Per tale motivo, chiediamo all’ A.S. Roma di disporre rimborsi automatici in favore dei tifosi titolari di regolare abbonamento, proporzionali al costo del servizio non usufruito, e presenteremo in tal senso un’istanza all’Alta Corte di Giustizia e alla Procura della Repubblica di Roma, affinché valutino eventuali profili penali in caso di inottemperanza».
In realtà nel contratto sottoscritto dal tifoso che decide di abbonarsi non c’è alcun diritto al rimborso in caso di squalifica del campo o, come in questo caso, di alcuni settori dello stadio. La Roma non è obbligata nemmeno a risarcire il biglietto singolo, cosa che ha fatto per Roma-Sampdoria per mancanza dei tempi tecnici e che non dovrebbe replicare per la sfida con l’Inter. Il cambio posto è invece possibile, naturalmente non per gli abbonati: chi avesse già in tasca il tagliando per la Nord o il Distinto Sud per la gara del primo marzo può annullarlo e, aggiungendo la differenza nello stesso punto vendita in cui lo aveva acquistato, prenotare un posto in tribuna.
ILTEMPO.IT (E. MENGHI)