La Roma è scivolata a -7 dalla Juventus ma non smette di pensare all’aggancio. Nella storia recente del campionato si trovano delle imprese riuscite, anche partendo da condizioni peggiori rispetto a quelle in cui si è incastrata la squadra giallorossa. Da quando esistono i tre punti per vittoria, quindi dalla stagione 1994-95, è successo già due volte che una squadra in svantaggio di 7 o più punti, seconda in classifica, sia riuscita a vincere lo scudetto. Nel 1998/99 il Milan ha recuperato proprio 7 punti alla Lazio, scavalcandola alla penultima giornata e conquistando il titolo a Perugia. La distanza di 7 punti era però molto più complicata da cancellare, visto che quel distacco si era materializzato a 7 giornate dalla fine. Ancora più forte l’impresa della Lazio, che si è riscattata nella stagione successiva rimontando addirittura 9 punti alla Juventus nelle ultime 8 giornate. In questo caso Perugia, con il diluvio e il gol di Calori che ha certificato il sorpasso, è stata benevola nei confronti del club di Sergio Cragnotti.
Ma anche la Juve è stata poi risarcita dalla logica delle rimonte, con il salto più incredibile. Quello del 5 maggio 2002, con l’harakiri dell’Inter e le lacrime di Ronaldo all’Olimpico. La Juventus era terza in classifica a 5 giornate dalla fine, con un distacco di 6 punti dalla prima (Inter) e 3 dalla seconda (Roma). Dalla trentesima in poi infilò cinque vittorie consecutive, scavalcando la Roma (fermata dal Milan) alla terz’ultima giornata e l’Inter all’ultima, vincendo facilmente contro l’Udinese già salva, mentre la Lazio sgretolava i progetti di Hector Cuper.
Il Corriere dello Sport