La Gazzetta dello Sport (A.Pugliese) – Stavolta l’errore è stato un po’ collettivo: Szczesny inchiodato sulla linea di porta, Rüdiger che ha sbagliato la marcatura su Rossettini e Manolas che tiene in gioco il difensore del Bologna. Il problema, però, è più ampio e ci dice che nella gestione Spalletti la Roma finora non ha preso gol solo in due occasioni, contro il Sassuolo e il Palermo. Insomma, in 15 partite (tra campionato e Champions) la difesa della Roma non ha mai dato un senso di solidità diffusa, prendendo un gol almeno in 13 occasioni, due nelle sfide contro il Real.
GOL ASSICURATO – Il dato da una parte non è gravissimo, proprio in funzione del fatto che a parte le sfide contro il Real la Roma non ha mai preso gol multipli. Dall’altra parte, però, desta ansia il fatto che la squadra non riesca quasi mai a non chiudere con la porta inviolata, anche contro avversari di basso livello come Carpi, Frosinone, Verona e il Bologna di lunedì, arrivato all’Olimpico senza tanti titolari e in condizioni psicofische non certo ottimali. C’è anche da dire che la difesa, con Spalletti, gioca sempre molto alta, volta al recupero della palla, con due esterni come Digne e Florenzi che devono attaccare il campo e gli spazi (lunedì in un paio di circostanze sono finiti a giocare anche più alti delle punte giallorosse), il che vuol dire mettere anche a rischio la compattezza e la solidità del reparto. Resta però il dato, di certo non incoraggiante.
RIMONTE VIETATE – E poi ce n’è un altro di dato che mette ansia, ma che stavolta abbraccia tutta la stagione giallorossa: la Roma quando è andata sotto non è mai riuscita a ribaltare il risultato. In tutto i giallorossi sono andati sotto 15 volte (9 in campionato e 6 in Champions), senza riuscire mai a fare bottino pieno (e portando a casa alla fine 7 pareggi e 8 sconfitte). Insomma, come dire meglio non partire più con l’handicap…