La Gazzetta dello Sport (F. Oddi) – Ha provato in tutti i modi a non farsi notare Luciano Spalletti, con un cappello a mimetizzare l’inconfondibile testa lucida, ma c’era anche lui sabato sera a Reggio Emilia, a vedere il trionfo della Roma Primavera, con il fido Andreazzoli e Bruno Conti. Incombe la nuova regola del 4+4 in rosa: la Roma ha soli 3 giocatori cresciuti in casa, ne serve uno per l’anno prossimo, e 3 per quando non ci saranno più Totti e De Rossi, e rimarrà il solo Florenzi. L’argentino Ponce, miglior giocato re della finale scudetto, non rientra in questa categoria per ché acquistato un anno fa, stesso discorso per Nura (infortunato) e Sadiq (in partenza, se arriveranno offerte congrue). Così Spalletti dovrà lavorare su gli altri, a partire da Marchizza, per arrivare a Tumminello, Di Livio, D’Urso, Vasco e Capradossi.
REBUS RITIRO – Dei ragazzi che hanno battuto la Juventus in due saranno certamente osservati speciali dal tecnico nella prossima stagione, il centrale difensivo Marchizza e il centravanti Tumminello, che non farà il ritiro coi grandi per punizione dopo il momento di follia nella semifinale con l’Inter, ma la Roma, che lo ha immediatamente sospeso, gli darà la possibilità di riscattarsi, una volta scontate le 5 giornate che gli mancano. Marchizza ha avuto giusto la domenica libera dopo la finale: oggi sarà a Coverciano, convocato per il primo dei due stage di preparazione all’Europeo Under 19, in programma a luglio in Germania, che salvo esclusioni dell’ultimo minuto gli farà saltare il ritiro con Spalletti. Ma l’Europeo — che farebbe sotto età, come il milanista Locatelli — è l’ennesima tappa del processo di crescita di un difensore su cui la Roma punta molto: il fisico gli consentirebbe già ora di giocare tra i grandi, il piede sinistro è ben sopra la media del ruolo, tanto che è il rigorista della squadra. A Reggio gli hanno lasciato quello più pesante, il decimo: fuori, come gli non capitava da chissà quanto, la serie invece che concludersi è andata avanti, ma è finita bene.
PORTIERI E PRESTITI – Senza loro due, chi andrà in ritiro coi grandi? Ha buonissime chance il terzo ‘98 schierato titolare nelle final Eight, il portiere Crisanto, due rigori parati alla Juve: potrebbe fare il quarto, alle spalle dell’intoccabile Lobont, ma prima del ritiro la Roma dovrà piazzare un paio di predecessori di rientro dai prestiti, Svedkauskas e Marchegiani. I vari Di Livio, D’Urso, Vasco e De Santis hanno finito il biennio in Primavera e dovrebbero andare in prestito, come rimanere ad allenarsi con Spalletti, giocando come fuoriquota con De Rossi. Come Soleri, che le finali le ha viste in panchina per i postumi di un infortunio. Mentre Capradossi, che ha alzato la coppa da capitano, andrà via, ma ha una classe tale da garantirgli il biglietto di ritorno.