E la Primavera sfida l’Entella, non più «favola»

La Gazzetta dello Sport (V.D’Angelo) – L’appuntamento con la storia è alle 20.45. Al Comunale di Chiavari è in programma l’andata della finale di Coppa Italia Primavera che, diciassette anni dopo, vedrà protagonista un club di Serie B. Quella volta toccò all’Atalanta – da sempre tra i migliori vivai d’Italia –, che alla fine si aggiudicò il trofeo. Stavolta tocca alla favola Entella, un club destinato a crescere e a imporsi nel futuro. Oggi al Comunale arriva la Roma campione d’Italia, che nelle ultime finali scudetto eliminò proprio l’Entella ai quarti. L’Entella di Castorina nella storia c’è già, proprio grazie all’accesso diretto a quelle finali (unico club di B presente): adesso vuole regalarsi il suo primo titolo Primavera. E continuare a sognare.

CRESCITA – La finale di Coppa Italia è già un successo per il club del presidente Antonio Gozzi. È stato il modo migliore per confermare la bontà del lavoro societario degli ultimi anni, ma anche l’ambizione del club, che punta sempre a migliorarsi, possibilmente valorizzando i giovani. Nelle ultime due stagioni, infatti, dieci ragazzi del vivaio hanno esordito in Serie B, e tre lo hanno fatto quest’anno: Baraye (’97), Havlena (’98) e Zaniolo, trequartista classe ’99 che stasera proverà a spaventare la favorita Roma insieme a Mota Carvalho (‘98), Puntoriere (‘98) e Di Paola (’97), ragazzi che hanno festeggiato nello scorso campionato il debutto tra i professionisti. A spingere la squadra di Castorina ci saranno come sempre il presidente Gozzi e la moglie: non si perdono una partita in casa della Primavera – ma anche di Under 17 e U15 – e hanno partecipato alla trasferta di Firenze in semifinale. Gozzi investe 1,5 milioni ogni anno nel vivaio, che oggi ha 500 tesserati, oltre alle varie Academy in Liguria nei campionati provinciali e regionali e due squadre femminili. L’Entella viaggia veloce verso il futuro, puntando a diventare un club di riferimento a livello giovanile. Dopo uno scudetto Berretti e uno Juniores Nazionali, un titolo in Primavera segnerebbe il definitivo salto tra i grandi club italiani.

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