Il Messaggero (A. Della Palma) – Nessuno se lo sarebbe mai immaginato. Mou chiuso nella sua residenza di Londra, nel quartiere di Belgravia, zona elegante di grandi ambasciate e bella vita. Sarri nella sua villa in collina, tra Figline e Piandisciò, nel cuore del Valdarno. Entrambi davanti alla tv, distanti dall’Olimpico e dalle loro panchine. L’ultima sfida il 10 gennaio scorso, in Coppa Italia: nessuna rivincita, ma comunque un quarto di finale deciso ancora una volta da Zaccagni, sfasciato da Gatti e assente domani.
In quel momento aveva iniziato a scricchiolare la panchina di Mourinho, esonerato il 16 dello stesso mese per assumere Daniele De Rossi, l’unico che avrebbe potuto raccogliere un’eredità così pesante senza subire il contraccolpo.