Corriere della Sera (L. Valdiserri) – Daniele De Rossi, nella sua breve ma già importante carriera di allenatore, non aveva mai affrontato un precampionato. Prima alla Spal e poi alla Roma aveva preso le squadre in corsa. Di sicuro sperava in un avvicinamento più sereno all’esordio di domani, a Cagliari, ma poi è esploso il caso-Dybala è addio alla tranquillità, con i social in subbuglio e una scritta (poi cancellata) sui muri di Trigoria: “Paulo non si vende!”. La decisione, invece, sembra un’altra e la Joya.

Senza Dybala o con un Dybala ridimensionato nei fatti sarà in ogni caso una Roma diversa da quella passata, con un attacco Soulé-Dovbyk-Mister X (per Cagliari sarà El Shaarawy). Apparentemente è un downgrade, sul campo chissà. In campionato, va ricordato, anche con Lukaku e Dybala la Roma non è mai stata in corsa per un posto in Champions, anche con l’allargamento a 5 italiane in competizione. Con l’addio a Spinazzola e il tentativo di vendere Smalling e Abraham, finora ha vinto il risparmio sugli ingaggi. Per la stragrande maggioranza dei tifosi, così non va bene. Servirebbe pazienza, quella che a Roma è sempre merce rara. Partire bene e non incendiare la piazza adesso è più importante che mai.