La Gazzetta dello Sport (G. Dotto) – Che cos’era sabato all’Olimpico sotto gli occhi di tutti? Difficile da capire, bellissimo e quasi impossibile da raccontare. Nella fungaia delle emozioni, nel caos che la faceva da padrone, striscioni e cori stridenti, uno a smentire l’altro, quelli che dichiaravano amore eterno per il passato brutalmente reciso e quelli che acclamavano il presente. Un concerto dodecafonico. José e Daniele.
Chi dichiarava il suo amore per il primo viveva l’oscura colpa dello stare tradendo l’altro, e viceversa. Insomma, confusi e smarriti. I tifosi. Discepoli che avevano perso il loro Messia, ma sfiorati dal dubbio d’aver – ne trovato un altro. Una gigantesca storia di bigamia o semplice strabismo amoroso? Forse non penalmente punibile la prima (nel qual caso sarebbe stato necessario un clamoroso arresto di massa), interessante e tutto da studiare il secondo.