La partita da 790 milioni passa dal “closing” per lo stadio

L’interesse degli addetti ai lavori si sposta sul prezzo di vendita, 790 milioni di euro, considerato troppo alto per il mercato italiano. La Roma, negli ultimi cinque anni, è andata sempre in negativo a fine stagione. Tanto è vero che nel 2015 il passivo era di -41 milioni, nel 2016 di -13 milioni, -42 milioni nel 2017, -25 milioni nel 2018 e infine -24 milioni a giugno 2019. Il patrimonio netto del club, a fine gestione Pallotta, risulta negativo per 127 milioni e non è bastato vendere i pezzi pregiati della rosa poiché i costi di produzione sono più elevati dei soldi entrati. Per quanto riguarda la questione stadio invece, Dan Friedkin punterà all’apertura dei cantieri, che quindi vorrebbe significare l’inizio dei lavori. Lo riporta il Corriere dello Sport.

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