Il nuovo stadio della Roma a Tor di Valle è meno lontano. Il club giallorosso, infatti, ha ricevuto la bozza della Convenzione Urbanistica elaborata nel corso degli ultimi mesi insieme all’amministrazione comunale. Alla prima lettura delle 60 pagine della bozza sembra che siano stati fatti passi avanti riguardo il nodo della contestualità delle opere pubbliche. Se l’apertura del nuovo impianto può essere concessa anche prima che siano finite tutte le opere. La Roma, anche pagando un sistema sostitutivo di trasporti su gomma, è disposta ad andare incontro al Comune, ma a quasi due anni dall’ok della Conferenza dei servizi ritiene non legale qualsiasi ulteriore condizione o ritardo. Per questo ci sarebbero i tempi tecnici perché l’assemblea capitolina possa votare il via libera entro la fine dell’anno, per porre poi la prima pietra nel 2020. In Comune per ora non si sbilanciano, anche se alla fine da parte della sindaca Raggi ci dovrà essere un’assunzione di responsabilità in un senso o nell’altro. Lo riporta La Gazzetta dello Sport.