La notte dei sogni

Il Messaggero (U.Trani) – E’ la finale di Conference, ma Mourinho rivede l’ultimo derby. Il 4-2-3-1 di Slot come il 4-3-3 di Sarri. Il sistema di gioco è simile, così lo Special One sembra orientato a presentarsi con la stessa formazione che gli permise in 40 minuti di schiantare i biancocelesti.  In sintesi, un centrocampista in più e marcature personalizzate. Ripartenze improvvise, contropiede corto. Mkhitaryan c’è, Mourinho se l’è tenuto stretto per la finale perché è l’interprete camaleontico della sua Roma. Nel 3-4-2-1 dovrebbe giocare da trequartista, ma ha la libertà di scendere a centrocampo, dove in stagione è stato utilizzato addirittura in regia, e magari di recitare da mezzala.

Il centravanti del Feyenoord Dessers, capocannoniere del torneo con 10 reti, andrà a infastidire i centrali difensivi. Pronta la strategia preferita della Roma di Mou. Prudente e spietata. Lancio lungo dei difensori, Mancini e Ibanez più degli altri a saltare centrocampo e spesso anche la linea arretrata avversaria. Oppure aperture sui lati, sempre partendo dai centrali davanti a Rui Patricio, con Zalewski che poi verticalizza per Abraham o Pellegrini o con Karsdorp che invece spinge sulla corsia per chiamare a rimorchio i compagni in area. Cosi i giallorossi hanno vinto proprio il derby di ritorno e, anche senza parecchi titolari, venerdì sera sul campo del Torino.

L’opzione chic di Mourinho è Zaniolo. Da seconda punta più che da trequartista. Come accadde il 14 aprile contro il Bodo Glimt nella sfida di ritorno dei quarti all’Olimpico. Fu la mossa che indirizzò il match e a prescindere dalla tripletta realizzata dal grande protagonista della serata. Mou spiazzò i norvegesi, presuntuosi nel loro 4-3-3. In 29 minuti partita chiusa e senza storia. Sempre ripartendo. Film che potrebbe essere replicato anche stasera all’Arena Kombetare. Dipenderà da Slot e da quanto sarà spregiudicato. Il tecnico del Feyenoord sceglie di solito il 4-2-3-1, alternato in stagione con il 4-3-3. Mourinho sa che schierando Zaniolo rischierebbe di perdere equilibrio, con troppi giocatori offensivi nella formazione titolare. Inoltre, il tecnico è consapevole che Mkhitaryan non ha 90 minuti nelle gambe, per questo motivo pensa ad una staffetta.

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