La Gazzetta dello Sport (D.Longo) – Giornata no per Aureliano che all’interno di una partita diretta in modo confuso e con un metro ondivago, assegna un calcio di rigore al Venezia per nulla convincente. Il fatto avviene al 64′, sul 2-1 per la Roma, quando, su una palla vagante in area giallorossa, c’è un contatto tra Cristante e Caldara. E’ il giocatore del Venezia che tocca il pallone, ma lo fa allungandosi in scivolata e in una situazione di precario equilibrio: il successivo contatto con Cristante appare lieve e non meritevole di intervento. Aureliano indica invece il dischetto tra le proteste dei romanisti che oltre a contestare la decisione invocano un fallo di Klylne su Ibanez in contrasto aereo nella partenza dell’azione. Il Var Fabbri non ritenendo quello di Aureliano un chiaro errore, lascia la decisione del campo senza richiamare l’arbitro alla review.