La moviola: Aureliano senza scuse

Il Corriere Dello Sport (E.Pinna) – Una staticità che può andare bene per certe gare, magari di medio cabotaggio. Stavolta il compassato Aureliano non esce bene dalla partita, insufficiente sotto tutti i punti di vista. Magari è davvero arrivato il momento di dedicarsi al VMO (Video Match Official), il ruolo Fifa che gli è stato dato dai vertici dell’AIA dal primo gennaio 2022. Soglia del fallo incomprensibile: fischia mezzi falli (punizione dell’1-0), poi non li fischia più (su Karsdorp arriva il giallo per una protesta giusta, ma anche su El Shaarawy in area e su Ibanez prima del rigore). Non ammonisce per falli da giallo (su Pellegrini a metà primo tempo), poi lo fa (Abraham su Sigurdsson), poi ancora ammonisce per falli normali.

Non fa meglio il VAR (Fabbri), ma ha l’attenuante. L’episodio è sul rigore assegnato al Venezia: visto così siamo sulla scia iniziata da Mariani in Inter-Juve (Dumfries su Alex Sandro), non fatta dal soliti Chiffi in Empoli-Inter (D’Ambrosio su Bajrami), ignorata da Maresca in Roma-Milan (Kjaer su Pellegrini). E’ forse il contatto meno netto di quelli ricordati, ma c’è, Fabbri per giustificare il collega lo manda in loop. Il problema è che appena prima c’è una spinta di Kiyine su Ibanez, sta saltando, viene toccato sulle spalle, ed è soprattutto la seconda spinta ad essere fallosa. Perché Fabbri non è intervenuto? Netto il fallo di Haps su Abraham, ma Pellegrini che lo aveva servito era in offside, qui attento il VAR. 

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