Il Messaggero (S.Carina) – Approvato ieri dal cda della Roma l’esercizio di bilancio al 30 giugno. Il passivo diminuisce dai 204 milioni dello scorso anno ai 185,3 attuali. Ma la novità è un’altra: l’estensione della quota dell’aumento di capitale e la proroga della data entro la quale potrà essere realizzato. Si passa infatti dai 210 milioni già deliberati fino a 460 con termine ultimo che slitta al 31 dicembre 2022. Una scelta dovuta al fatto che i Friedkin stanno continuando a sostenere il club con continui flussi finanziari per far fronte al fabbisogno di working capital, che portano il totale, dall’agosto del 2020, a circa 284 milioni. Una volta che ci si è resi conto che i 210 milioni previsti non sarebbero stati sufficienti, è stato dato l’ok all’ulteriore step. A quota 460 si arriva sommando ai 284 milioni immessi dall’attuale proprietà i versamenti non convertiti di Pallotta pari a 89 milioni più altri 12 milioni immessi prima del deal. La base di partenza è quindi 385, ai quali i Friedkin aggiungeranno i 75 milioni di differenza.