Corriere dello Sport (J. Aliprandi) – Se avesse accettato l’invito della nazionale olimpica brasiliana, adesso Roger Ibañez sarebbe in vacanza a festeggiare l’oro guadagnato a Tokyo. Invece il centrale più o meno due mesi fa aveva risposto “no grazie”, preferendo accettare la chiamata di José Mourinho per prepararsi alla nuova stagione tra Trigoria e il Portogallo. Chissà se adesso starà rimpiangendo la scelta, sta di fatto che Ibañez ha vissuto il ritiro giallorosso con serenità, attenzione e tanto lavoro, ma consapevole che al momento non è più il titolare della difesa della Roma.
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Complice l’infortunio di Smalling, Ibañez aveva preso il posto di terzo a sinistra avendo la meglio anche sull’allora neo acquisto Kumbulla. Il brasiliano ha alternato il suo rendimento, dando però ampi segnali di crescita che gli erano valsi il rinnovo di contratto fino al 2025. Lo Special One per ora sta puntando sulla coppia Mancini–Smalling, considerata la migliore per giocare a due almeno in questa fase iniziale, ma non ha certo dimenticato Ibañez (e Kumbulla) che saranno delle valide risorse per una stagione lunga e piena di partite.
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Il tecnico in questo ritiro ha considerato Roger un vero e proprio jolly anche per sopperire alle assenze dei terzini. Durante l’infortunio di Calafiori e l’assenza di Vina, l’ex Atalanta era stampo impiegato durante le amichevoli come terzino di sinistra. E chissà che non possa essere una soluzione da applicare in alcune circostanze, anche sulla destra, viste al momento le incertezze sul giovane Reynolds, che potrebbe andare a giocare in prestito.