Il Corriere Dello Sport (G.D’Ubaldo) – La Primavera è il serbatoio della prima squadra. Da sempre è stato così. E’ scritto nella storia della Roma. E alcuni dei campioni d’Italia saranno premiati con la promozione in prima squadra. Un patrimonio tecnico dal quale attingere, per completare la squadra affidata a Spalletti. Vi sveliamo i nomi dei ragazzi che verranno presi in considerazione da Spalletti. Silvio Anocic, terzino sinistro croato, capitano della Nazionale Under 19 del suo Paese. Alla Roma è costato 150.000, lo hanno portato in giallorosso Bruno Conti e Walter Sabatini, con un’azione congiunta, che ha permesso di superare la concorrenza di Milan, Ajax e Udinese. A luglio sarà impegnato negli Europei di categoria, Spalletti potrà testarlo durante la tournèe americana. Un altro difensore in orbita della prima squadra è Elio Capradossi, centrale, si era già affacciato lo scorso anno tra i grandi con Garcia, prima del grave infortunio al ginocchio. Può tornare utile in un ruolo in cui la Roma potrebbe fare diversi cambiamenti. Christian D’Urso ha dimostrato di saper ricoprire più ruoli e ha basi tecniche solide. Tra i difensori in rampa di lancio anche Riccardo Marchizza, mancino di personalità. Tra gli attaccanti c’è l’imbarazzo della scelta. Ezequiel Ponce è il più pronto, ha un costo da prima squadra. Può essere il centravanti di riserva, ma potrebbe anche partire, avendo tante richieste. In alternativa Edoardo Soleri, che ha già debuttato in Champions League con Garcia e Marco Tumminello, che potrebbe tornare nel giro della prima squadra e ha già esordito in serie A. Ma dopo l’espulsione e la maxi squalifica in Primavera, sarà tenuto sotto osservazione dai dirigenti.
CAMPIONE DUE VOLTE – Con la Primavera è diventato campione d’Italia per la seconda volta nella sua vita. Dodo Chierico vinse lo scudetto da calciatore nell’82-83 e oggi è uno dei collaboratori di Alberto De Rossi. Chierico ha vissuto una grande esperienza ed è pronto a scommettere su questi ragazzi: «E’ stata una grande emozione. Una stagione particolare per me, dopo due anni che ho lavorato dietro le quinte. Avevo manifestato la volontà di mettere la mia esperienza a disposizione dei giovani e ho avuto questa opportunità, sono orgoglioso di far parte di questo gruppo. Ho capito subito che avevo a che fare con una squadra forte, allenata da un grandissimo tecnico come Alberto De Rossi, con tutto il suo staff Antonio De Cillis, allenatore in seconda, Marco Savorani preparatore dei portieri e il preparatore atletico Marco Chialastri. Io sono entrato in corsa. E’ stato fatto un lavoro di equipe sotto la regia di Alberto De Rossi, che ritengo il principale artefice di questa vittoria».
D’URSO SUPER – Chierico elogia tutti i ragazzi, fa un nome su tutti: «Posso parlare in generale, difficile fare graduatorie di merito. Qualcuno resterà e si aggregherà alla prima squadra, altri possono fare esperienze importanti in altre squadre. Quelli bravi sono tanti, dico D’Urso, per come si comporta, parla poco, si allena con impegno, ha fatto tanti progressi si sacrifica per i compagni. L’unico rammarico che ho è quello di non aver fermato Tumminello. Ero seduto vicino a lui in panchina, quando ha perso la testa. Se fossi stato più rapido…». Alla Roma ci tiene da morire: «Non so quale sarà il mio futuro, mi godo questa bella soddisfazione. Fino a qualche giorno fa la gente mi faceva i complimenti per i ricordi, oggi invece per il presente. Io ho indossato la maglia della Roma la prima volta a undici anni, con Perinetti responsabile del settore giovanile. Non andavo mai agli allenamenti, mi cercavano attraverso Ezio Sella che abitava nella mia stessa via. Poi nella vita si cambia».