La Gazzetta dello Sport (A.Catapano/M.Iaria) – Nella corsa alla presidenza federale i riflettori di oggi sono puntati su via Rosellini: alle 14 si terrà l’assemblea della Lega Serie A, appositamente convocata per dare un segnale di esistenza politica da parte della componente che è traino economico del sistema ma è commissariata da oltre otto mesi. In teoria la Serie A dovrebbe esprimere un candidato a presidente Figc, in pratica le posizioni tra i club sono talmente diversificate da rendere improbabile, se non impossibile il pronunciamento ufficiale su un nome. D’altronde, è stato già congelato il rinnovo degli organi interni (per la presidenza di Lega Nicoletti resta una pista valida). Più facile per le società di A mettersi d’accordo su una serie di proposte in tema di politica federale, stratagemma per rivendicare un ruolo da protagonisti: in primis la revisione dei pesi elettorali (ora la A conta per il 12%) e un posto in più in consiglio, poi seconde squadre e investimenti su vivai e infrastrutture. È vero che alcuni club stanno pensando di candidare Claudio Lotito ma, a parte il fatto che servirebbe una maggioranza molto ampia (e i numeri non ci sono), la mossa del patron della Lazio suona piuttosto come un tentativo di mettere «agli atti» il proprio ruolo da king maker alle urne del 29 gennaio. E, infatti,si parla di un tentativo da parte dell’ala lotitiana di stringere un patto con Cosimo Sibilia: una dote di circa il 6% in cambio della vicepresidenza vicaria in Figc per Lotito.
SFIDANTI – Sibilia tiene aperta la porta anche per un’intesa, seppur complicata, con l’Assocalciatori e non ha ancora deciso se candidarsi o meno: alle prese pure con le elezioni politiche, lo farebbe solo se i rischi fossero minimi ed è per questo che è attento osservatore dell’assemblea odierna. Come lo sono gli altri due contendenti, uno sceso pubblicamente in campo, Damiano Tommasi, e l’altro ormai in procinto di farlo, Gabriele Gravina. Il capo dell’Aic sarà già in Lega dalla mattina per presentare la collezione delle figurine Panini e ha chiesto di poter esporre in assemblea ai club il suo programma: stamattina stesso avrà la risposta. È più probabile che ciò avvenga dopo il 14 (termine entro cui presentare le candidature) assieme agli altri sfidanti ufficiali. Nel frattempo, nel budget della Figc – oltre al tesoretto attira big per il nuovo c.t. – è spuntato un aumento della spesa per i gettoni di presenza dei calciatori in Nazionale: sì che è simbolica (da 4 a 4,1 milioni), ma fa un po’ridere che sia stata decisa proprio nell’anno in cui l’Italia non disputerà il Mondiale.