Corriere dello Sport (L. Scalia) – Dybala e Pellegrini: la rinascita della Roma, sotto il profilo del gioco e dei risultati, passa dai suoi fuoriclasse. l’argentino e il capitano hanno disegnato poesia contro il Cagliari e hanno riscritto pezzi della loro storia. A Lorenzo, per esempio, tornato ufficialmente Magnifico, non era mai capitato di segnare per tre partite di fila in campo. Paulo, invece, ha realizzato una doppietta diventando il quinto miglior marcatore argentino di tutti i tempi in Italia: a quota 118 centri ha superato Balbo e adesso punta Icardi (121) e Higuain (125).
Se Dybala sta bene, sposta gli equilibri e senza giri di parole, la Joya ha parlato del nuovo allenatore: “De Rossi sicuramente ha portato entusiasmo, lui conosce questa gente meglio di tutti. Abbiamo lavorato tanto in queste settimane lunghe, questo è uno dei segreti”. Ma il pensiero va anche a Mourinho, con il quale aveva un rapporto unico: “Le cose che dovevo dire gliele ho dette in privato. Non è bello perdere un allenatore a metà stagione, la colpa è di tutti. Nel calcio pagano gli allenatori, ma anche i calciatori devono guardarsi dentro per capire cosa è successo“.
“Le differenze ci sono. Sono cambiate tante cose. Mourinho e De Rossi sono diversi. Ci siamo guardati dentro dopo quello che è successo, abbiamo parlato tanto. De Rossi ci ha fatto capire molte cose e noi abbiamo tirato fuori qualcosa che secondo me avevamo dentro e non riuscivamo a tirare fuori. Abbiamo capito il gioco che vuole De Rossi e siamo riusciti a metterlo in pratica. Siamo contenti, credo che abbiamo fatto la partita che volevamo contro il Cagliari. Abbiamo giocato bene, abbiamo pressato, abbiamo capito i momenti della partita. È la terza gara consecutiva che vinciamo, stavolta con più tranquillità, nelle due precedenti avevamo sofferto alla fine“.