Gennaio sta finendo, e il nervosismo se ne va. Non è stato un mese semplice per la Fiorentina. Non tanto in campo: nelle ultime otto giornate solo la Juve ha fatto più punti e la classifica è tornata a sorridere nonostante i 7 punti in meno conquistati rispetto al girone d’andata dello scorso anno. Ma fuori, sono stati giorni complicati, dal caso Neto a qualche incomprensione tra il tecnico e l’esterno in merito all’astinenza di Mario Gomez, passando per alcune dichiarazioni di Pizarro e Pasqual che sono piaciute poco ai vertici societari. Le ultime due settimane hanno portato 6 punti in campionato e la vittoria in Coppa Italia, con tanto di doppietta dello stesso Gomez. Difficile chiedere di più.
SORRISONI La gara di stasera è importante. Molto. Ma l’atmosfera nella vigilia di ieri è tornata quella giusta. «Non so se è il nostro momento migliore della stagione – spiega Montella – sicuramente il periodo è positivo». Nessun nervosismo, nemmeno allo snocciolare delle statistiche che lo vedono sempre perdente in viola contro la Roma. «Sono forti, ma lo siamo anche noi». Serenità mai smarrita anche affrontando il tema Cuadrado. «È più semplice di quanto si pensi: ha una clausola concordata con la società (35 milioni, ndr). Se qualcuno la paga non ci possiamo fare niente. Il giocatore è incedibile per me e per la società, ma non decidiamo solo noi e non siamo gli unici padroni del nostro destino».
Dopo Diamanti, il mercato ha consegnato al tecnico anche Gilardino. «Acquisto condiviso, in area è ancora tra i più forti, l’abbondanza non è un problema. Cosa ne penserà Babacar? Lo ripeto, Baba può diventare un campione. La sua crescita passa anche dall’accettare e sconfiggere la concorrenza». Gila ha superato le visite mediche, prenderà la maglia numero 9 e a Violachannel.tv spiega: «Ringrazio la società ed i tifosi, sono felicissimo. Mi piacerebbe raggiungere il gol numero 200 in Serie A, e vorrei farlo con questa maglia». Ne mancano 26.
La Gazzetta dello Sport – G. Sardelli