Corriere dello Sport (L. Scalia) – I cicli si aprono e si chiudono. La Primavera della Roma è arrivata in fondo alla stagione, terminata ai quarti di finale contro la Fiorentina, sapendo che il prossimo anno ci sarà un restyling profondo, che tantissimi ragazzi (2004 e 2003) non giocheranno più con i baby, a partire dal capitano Faticanti che ormai è un veterano della categoria. Il futuro però non fa paura.
Il serbatoio è stato sempre pieno nell’ultimo biennio. E Mourinho ha aperto un’autostrada tra il mondo dei grandi e il mondo dei piccoli promovendo in pianta stabile Volpato e Tahirovic, facendo esordire anche Missori, Faticanti, Keramitsis, Pisilli e Majchrzak, quasi tutti sono stati coinvolti negli allenamenti.
I bambini di Mou sono un esercito se si considerano anche i profili di Bove, Zalewski e Boer, partiti come gli altri dalla Primavera e cresciuti, come tanti altri, da Alberto De Rossi prima che lasciasse il timone a Federico Guidi la scorsa estate, per occuparsi della formazione dei tecnici del vivaio. Tutto ciò va letto come un successo anche sul piano dirigenziale, iniziando da Vincenzo Vergine, il responsabile del settore giovanile giallorosso.